In Nepal per dare scuola e futuro ai bambini poveri

Spesso non hanno guanti, né calze. Indossano abiti troppo leggeri per il freddo delle montagne nepalesi. La scuola è una stanza in cui si riuniscono, sedendosi a terra. Il materiale per lo studio è quasi inesistente. La maggior parte della giornata è dedicata al lavoro. Svolgono mestieri pesanti. Eppure sorridono i bambini di Jumla, un villaggio nel distretto di Kalikot, in Nepal, a 1800 metri di altitudine. Sorridono come i bambini che hanno un letto caldo, giochi e vestiti. Luca Battaglia, fotografo e artista biellese che per diverso tempo ha vissuto all’estero, li ha incontrati durante il suo ultimo viaggio, organizzato per formalizzare i documenti necessari alla costituzione di “You are the future”, un’organizzazione non profit che ha un progetto ambizioso: costruire una scuola sperimentale in cui vivranno alcuni dei bambini di Jumla. «La scuola ospiterà i bambini e consentirà loro di imparare discipline che oggi non conoscono. Sarà un centro educativo in cui non ci saranno discriminazioni politiche, di razza, sesso, cultura o etnia». Luca Battaglia è stato in Nepal e ha visitato il villaggio di Jumla e la cittadina di Napalgunj, dove sarà costruita la scuola. Ora sta formando un gruppo di esperti che si occuperanno della progettazione del centro educativo e a giugno farà ritorno a Napalgunj per seguire i lavori. Presto Battaglia allestirà una mostra a Biella con le foto scattate in Nepal e alcune delle sue opere più recenti. I lavori saranno messi in vendita, e il 70 per cento del ricavato verrà destinato al progetto. In attesa dell’esposizione, chi vuole mettersi in contatto con Luca Battaglia può utilizzare Facebook.

L’articolo completo è pubblicato su Il Biellese del 30 gennaio.

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