Presentato il bilancio consuntivo di Cossato: quasi 1,5 milioni di euro a disposizione

«L’ente è in buona salute: sono molto soddisfatto del bilancio consuntivo relativo al 2017» commenta l’assessore Carlo Furno Marchese «anche se sono poco contento del fatto che i vincoli imposti dallo Stato non ci consentano di spendere di più, anche se i soldi non ci mancano».

La presentazione alla stampa del bilancio consuntivo ha anticipato di una settimana quella che avverrà in consiglio comunale, fissato per venerdì. I dati salienti riguardano prima di tutto l’avanzo: «Quello di competenza del 2017 è di 675mila euro» spiega Furno «mentre l’avanzo di amministrazione, in cui confluiscono quelli degli anni precedenti all’esercizio in questione, ammonta a 4 milioni e 60mila euro. Una somma ingente, ma non tutta utilizzabile: una parte riguarda i fondi di dubbia esigibilità (si tratta di 1 milione e 900mila euro), un’altra parte è vincolata e ammonta a 697mila euro. Ciò che possiamo utilizzare è la parte destinata agli investimenti, pari a 194mila euro, e quella cosiddetta “libera”, che consiste in un milione e 250mila euro».

In totale quindi la porzione di avanzo che può essere impiegata è di 1 milione 450mila euro. «È nostra intenzione coprire tutte le spese dei mutui che abbiamo inserito a bilancio» dice l’assessore. «Obiettivo della nostra amministrazione infatti è sempre stato, fin dall’inizio, ridurre l’indebitamento». Per spiegare l’operato della giunta Furno raffronta alcuni dati: nel 2017 i debiti ammontavano a 8 milioni e 800mila euro. Nel 2015 erano 10,5 milioni e l’anno successivo 10 milioni. «Se consideriamo l’indebitamento che ci è stato lasciato nel 2009 dalla precedente amministrazione (era di 17,5 milioni di euro) possiamo dire di avere più che dimezzato il debito».

Anche l’indebitamento pro capite si è ridotto, nonostante il numero dei cittadini sia in calo. «Siamo passati da 14.795 residenti nel 2015 a 14.624 nel 2017. Il debito per abitante però è sceso a 603 euro, mentre nel 2009 superava i 1000 euro».

Un altro indice che di solito si considera nell’analisi del bilancio è il tasso di copertura dei servizi a domanda individuale, cioè quanta parte di spesa sia a carico dei cittadini e quanto sia coperto dal comune. «Nel 2017 abbiamo raggiunto il 33%, una percentuale più elevata rispetto agli anni passati. I costi totali ammontavano a 1 milione e 140mila euro, e i cittadini hanno speso 376mila euro. Quindi il comune si è fatto carico di circa 765mila euro. Ultimo dato interessante è la tempestività nei pagamenti: mediamente si registra un anticipo di 5 giorni sulla data di scadenza. È merito dell’attenzione che viene posta dai nostri dipendenti e dal buon andamento di cassa».

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