Chiara Ortone vincente con la staffetta. La candelese nella storia del nuoto biellese

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A 40 anni di distanza dai campioni azzurri Alessandro Griffith e Patrizia Torrisi, un’altra nuotatrice biellese stabilisce un record italiano: Chiara Ortone, classe 2002 da Candelo, è la nuova campionessa italiana juniores con la staffetta 4x100 stile libero. Assieme alle compagne della Dynamic - In Sport, Helena Biasibetti, Ilaria Moro e Carola Valle, Chiara è salita sul gradino più alto del podio venerdì scorso ai campionati nazionali giovanili di Roma, stabilendo il nuovo record italiano di categoria. Per la Ortone, allenata alla piscina Rivetti di Biella dal tecnico Enrico Rubino, anche due argenti, il primo sabato nella 4x200 stile libero, il secondo ieri nella 4x100 mista, per un totale di nove medaglie tricolori conquistate dal 2016 a oggi, con ben quattro titoli italiani nel cassetto. “Chiara è un’atleta in grande crescita e con enormi margini di miglioramento. Ha struttura fisica e determinazione che possono farla diventare una nuotatrice di alto livello”, sottolinea il suo tecnico Rubino. Raggiunta telefonicamente a Roma nel ritiro della sua squadra, la candelese che frequenta il liceo scientifico di Biella ha parlato delle emozioni vissute in questi giorni. D. Sei la prima nuotatrice biellese tesserata per una squadra della città a stabilire un record italiano. Che emozioni hai provato quando hai capito che avevate compiuto un’impresa ? R. Appena toccato il muretto ho gioito assieme alle compagne per la vittoria, ma non sapevamo ancora del record. Quando i nostri tecnici ce l’hanno comunicato la nostra gioia è stata incontenibile. È stato un momento di emozione e felicità al tempo stesso, un ricordo che porteremo dentro di noi per sempre e ci ha ripagate dei tanti duri allenamenti fatti durante la stagione. D. A chi dedichi questa medaglia d’oro e il record ? R. Prima di tutto a Enrico. In questi anni è stato per me non solo un grande tecnico, ma un secondo padre, capace di starmi vicino nei momenti di difficoltà. Poi alla mia famiglia, che fin da quando avevo sei anni fa grandi sacrifici per permettermi di allenarmi ogni giorno e mi è sempre vicina nelle competizioni. D. A 16 anni non è facile conciliare la scuola con l’attività sportiva di alto livello. Come ci riesci ? R. Lo ammetto, più gli studi diventano impegnativi e più è necessario fare sacrifici. Nei mesi invernali ci alleniamo 15-18 ore alla settimana, che diventano 20-24 a giugno e luglio. Il tempo che resta per dedicarsi ad altro è pochissimo, ma i risultati che stiamo ottenendo e le amicizie che sono nate in questi anni di agonismo rendono il sacrificio meno pesante da sostenere. D. Ormai sono tre stagioni che ottenete grandi risultati. Quanto le tue compagne ti hanno aiutata nel superare le difficoltà di approccio ad una gara così importante ? R. Ricordo la grande tensione di due anni fa alla vigilia del mio primo campionato italiano. Da allora, grazie all’aiuto dei tecnici e delle mie fantastiche compagne, il mio approccio con le competizioni importanti è migliorato molto. Il nuoto è uno sport individuale, ma la squadra, specie nelle staffette, può trascinarti fino a farti superare i tuoi limiti. D. Finora sei stata al livello delle migliori in staffetta. Il prossimo passo è migliorarti anche nelle gare individuali? R. Ci spero. È l’obiettivo che mi pongo per l’immediato futuro. Il sogno nel cassetto, dopo le medaglie nelle staffette, è riuscire a vincerne una individuale. D. Negli ultimi campionati hai nuotato a rana, delfino e stile libero. Quale sarà il tuo stile nel futuro a medio termine ? R. Ne ho parlato con il mio tecnico durante questi campionati. Lui sostiene che, finché riuscirò, nuotare più stili sarà funzionale alla mia crescita. Perciò continuerò a cimentarmi in tutti e tre, cercando di dare sempre il massimo in allenamento come in gara. Per Chiara ora, così come per tutti gli atleti e i tecnici Dynamic - In Sport, tre settimane di meritate vacanze, prima di tornare agli allenamenti ad inizio settembre.

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