Tennis, gli Internazionali Under 16 di Biella parlano italiano

Sono restati in Italia i trofei Lauretana messi in palio nella quinta edizione del torneo internazionale ‘Città di Biella’, Memorial Renzo Bramanta. A portarsi a casa i premi sono stati il romano Matteo Gigante, a segno sul serbo di Belgrado Marko Topo (6-7, 7-5, 6-1 lo score) e la marchigiana Jennifer Ruggeri, che non ha dato scampo alla lombarda Beatrice Stagno, superata per 6-1, 6-1.

La finale del tabellone maschile è stata divertente e equilibrata, ricca di colpi vincenti e di qualche errore, normale in atleti appena sedicenni (e il serbo deve ancora compierne 15). Ruggeri si è imposto in rimonta: già nel primo set il capitolino è partito meglio (3-0, 5-2), ma nel momento buono ha un po’ pasticciato, facendosi recuperare tutto il vantaggio e cedendo al tie-break (chiuso con un doppio fallo, dopo che aveva annullato i primi due set point). E quando nel secondo, da 5-2 si è ritrovato nuovamente 5-5 qualche fantasma nella sua giovane testa deve averlo visto, ma ad avere la meglio è stata la sua classe, che gli ha permesso di riprendersi. Il terzo non ha avuto storia. «Sono molto contento e anche un po’ stanco: ho giocato 7 match in 7 giorni - ha detto al termine della partita ringraziando gli organizzatori del Tennis Biella, guidati dal presidente Pablo Marini e dal direttore del circolo Alessio Loglisci -. Mi sono trovato bene: non pensavo di arrivare fino in fondo e nemmeno di vincere: era il mio primo torneo di Grado 1. La partita? Ho avuto qualche alto e basso, ma nel terzo sono riuscito a giocare decisamente meglio».

Senza storia la finale femminile dove Ruggeri ha regolato Beatrice Stagno con il punteggio di 6-1, 6-1. Capace di arrivare all’epilogo senza aver perso nemmeno un set, la marchigiana, che compirà 15 anni il 23 luglio, ha subito «azzannato» la coetanea monzese, senza mai darle tregua. Stagno percepisce subito che non sarà giornata perdendo il servizio d’apertura e lo stesso accadrà nel terzo e quinto gioco. Sul 5-0, così come le era capitato il giorno precedente con la torinese Chiara Fornasieri, Ruggeri si è un attimo smarrita, concedendo tre palle break, l’ultima capitalizzata dalla lombarda. Il gioco successivo è il più lottato del match, Stagno annulla quattro set point, ma vanifica tutto con due doppi falli consecutivi.

La seconda frazione ha un andamento analogo, con Ruggeri in continua spinta, brava a mettere in mostra tutta la sua potenza, che le permette di chiudere la sfida in un’ora esatta. «Sono entrata con un po’ di tensione, sapendo di giocarmi la finale più importante della mia carriera – racconta Jennifer Ruggeri, seguita in città da coach Massimiliano Albarella -. Ho cercato di fare il mio gioco e di portarmi i game a casa. Lei era più ansiosa di me e la partenza lampo mi ha favorita. Mi sentivo in confidenza con i colpi, in più la potenza era mio favore».

La cavalcata di Ruggeri è stata trionfale. «Ho giocato abbastanza bene per tutta la settimana – conclude -. Devo migliorare il servizio, aumentando la percentuale di prime in campo e la tattica di gioco: non sempre prendo le decisioni giuste. L’atteggiamento l’ho migliorato: non ho avuto troppi alti e bassi, ma ce ne sono stati e su questo devo crescere. Adesso andrò a Foligno: sono in tabellone e poi all’Avvenire».

RISULTATO FINALE – TABELLONE MASCHILE

Matteo Gigante (Ita) b. Marko Topo (Srb) 6-7, (5), 7-5, 6-1

RISULTATO FINALE – TABELLONE FEMMINILE

Jennifer Ruggeri (Ita) b. Beatrice Stagno (Ita) 6-1, 6-1

FINALE DOPPIO MASCHILE

Bombara-Orso b. Fillat Gimenez-Linkuns Morozovs 0-6, 6-3, 10-7

FINALE DOPPIO FEMMINILE

Molchanova-Vinahradava  b. Fornasieri-Schieroni 6-3, 6-3

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