Al Favaro la festa di San Giulio

Patrono delle arti edili. Nuovo priore Davide Solesio

Al Favaro domenica si è celebrata la festa di San Giulio d’Orta patrono delle arti edili e affini; tradizione antica che ha ancora ragion d’essere per la presenza in Valle di imprese e di artigiani. La ricorrenza si è aperta con la Messa solenne, celebrata nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe dal canonico don Giovanni Perini e animata dalla cantoria parrocchiale. Era presente il sindaco Claudio Corradino, affiancato dal vice e favarese Giacomo Moscarola. Don Giovanni, nel rievocare la figura di San Giulio, ha ricordato che il santo, di cui si hanno scarse notizie, riuscì a far costruire ben cento chiese, di cui l’ultima è quella di Orta. Per questa ragione è stato eletto patrono delle arti edili ed affini. «Il verbo costruire» ha detto don Giovanni «rievoca anche la creazione di Dio a cui l’uomo deve contribuire preservando la natura. Si parla infatti di una fraternità planetaria che include l’ambiente necessario alla nostra sopravvivenza. Purtroppo viviamo un’epoca in cui ci si era illusi di esserci lasciati alle spalle i grandi conflitti mondiali; regna invece la distruzione delle guerre, mentre dovremmo ogni giorno vivere relazioni che aiutino a costruire». Al termine della funzione ha preso la parola, a nome del Comitato di San Giulio, Fausto Ramella Pairin che ha presentato e ringraziato il nuovo priore Davide Solesio, il Comitato Promotore e don Giovanni per essere stato disponibile affinché la festa si potesse di nuovo svolgere con tutti i suoi rituali. Ha anche espresso soddisfazione per il rifacimento della cubettatura che valorizzerà e porrà in sicurezza il tratto storico. Sono poi stati distribuiti i panini di San Giulio, provenienti direttamente dalle suore di San Giulio d’Orta, a cui sono andate le offerte raccolte. Sono seguiti il rinfresco offerto dal priore e dal Comitato il pranzo alla Cooperativa

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