Disturbi del comportamento alimentare: in Asl Biella attivo un ambulatorio dedicato


Un ambulatorio dedicato alle persone che soffrono di disturbi del comportamento alimentare. È attivo già da alcuni mesi in Asl Biella ed è un punto di riferimento dove i pazienti che hanno più di 18 anni, residenti nel territorio dell’azienda sanitaria, possono accedere con impegnativa del proprio medico curante.


Uno spazio in cui poter ricevere visite psichiatriche e colloqui psicologici (individuali e di gruppo); un percorso differenziato in base alla persona e dove – in collaborazione con il Servizio di Dietologia e con il Dipartimento di Chirurgia – sono seguiti anche i pazienti obesi candidati ad eseguire un intervento di chirurgia bariatrica.


Responsabile dell’ambulatorio è la dott.ssa Anna Rosazza, psichiatra psicoterapeuta, affiancata dalla Dott.ssa Cristina Sciarretta, Psicologa psicoterapeuta.
L'ambulatorio è aperto il martedì e prevede fino a un massimo di cinque visite così suddivise:
- 1 prima visita psichiatrica e 1 visita di controllo alla settimana per Disturbi del Comportamento Alimentare
- 2 visite psichiatriche + 1 visita di controllo alla settimana per Chirurgia Bariatrica
- 15 ore alla settimana per il supporto psicologico


La prenotazione è esclusiva e può essere eseguita in ospedale (piastra A) presentando impegnativa del proprio medico di famiglia per “prima” visita psichiatrica ambulatorio disturbi del comportamento alimentare”. Nel caso di pazienti candidati a un intervento di chirurgia dell’obesità l’impegnativa viene effettuata su indicazione dello specialista del servizio di dietologia.


Una porta di accesso importante per cogliere i segni di quelli che possono diventare disturbi molto dannosi per la salute.
I disturbi del comportamento alimentare sono estremamente frequenti e gravi, si stima infatti ne siano colpiti 3 milioni e mezzo di italiani, con esordio nel periodo dell’adolescenza e frequente nel giovane adulto. A caratterizzarli è proprio un’alterazione del rapporto che un individuo ha con il cibo e con il proprio corpo, con comportamenti estremi di assunzione o rifiuto del cibo, o sua eliminazione. Gesti che compromettono fortemente la salute sia sul piano fisico che psichico.  L’alimentazione e la forma fisica diventano infatti per la persona il fulcro attorno al quale ruotano tutte le altre attività quotidiane, un pensiero fisso e costante che assume un’importanza esagerata nella valutazione di se stessi e nel quale non vi è più spazio per nulla: scuola, lavoro, famiglia, amicizie.
Dopo il primo accesso all’ambulatorio e l’inquadramento dello psichiatra , è possibile la presa in carico psicoterapeutica poiché la cura richiede un approccio integrato multidisciplinare .


Ma qual è la situazione in Piemonte? 1500 persone soffrono di Anoressia Nervosa e 5000 di Bulimia e ogni anno si diagnosticano circa 260 nuovi casi di Anoressia e 450 di Bulimia (solo in Piemonte)
«Oltre ad essere frequenti - spiega la dott.ssa Rosazza - questi disturbi sono molto gravi e mettono a rischio la vita dei pazienti. I dati ci indicano che queste persone presentano un tasso di mortalità 5-10 volte superiore a quello di persone con la stessa età, spesso per suicidio (nel 20% dei casi), oppure per complicanze mediche. Ecco perché è importante aver creato un riferimento all’interno dell’Asl di Biella a cui è possibile rivolgersi».

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