Domani al via la maturità, l'assessore Chiorino: «Vivete questa esperienza come un modo per rispondere “presente” alla chiamata per il vostro futuro»



Manca ormai pochissimo alla Maturità 2021: domani mercoledì, 16 giugno, 35mila studenti piemontesi delle scuole superiori saranno impegnati con l'esame di Stato, il secondo alle prese per il secondo anno consecutivo con le regole anti contagio da Coronavirus. Come lo scorso anno, infatti, non ci saranno prove scritte a causa dell'emergenza sanitaria, ma solo un maxi colloquio orale, dalla durata di circa un'ora, che i ragazzi dovranno sostenere a partire da un elaborato scritto, che hanno presentato a fine maggio. «A tutti voi che vi apprestate ad affrontare il tanto atteso esame di Maturità, desidero rivolgere un grande in bocca al lupo per questa importante prova. La maturità è solo una manciata di giorni tra voi e il vostro futuro – così l’assessore regionale all’istruzione Elena Chiorino scrive in una lettera inviata ai maturandi -  questo terribile anno e mezzo di pandemia ha messo a dura prova tutti noi e le vostre famiglie. L’esperienza collettiva e individuale del pericolo, la paura del male, il distanziamento sociale hanno rivoluzionato la vita e hanno dato anche a voi la misura della precarietà che ci può colpire. Ciononostante, siete stati coraggiosi e vi raccomando di guardare avanti, al salto che vi attende, a fare progetti, a dar prova di voi, delle vostre capacità, a dire e far sapere che potrete essere d’aiuto agli altri e che anche noi adulti possiamo riporre in voi la nostra fiducia nel futuro. Mai come quest’anno, i professori saranno convocati per ascoltare quello che avrete da dire, per vedere come saprete impostare un colloquio che dirà tanto di voi. Vedete questo esame come un modo per rispondere “presente” alla chiamata del vostro futuro, ognuno alla sua maniera”. Nella lettera, l’assessore all’istruzione non ha mancato di ringraziare tutti coloro hanno vissuto in prima linea questo ennesimo anno di scuola a “singhiozzo”: «Voglio ringraziarvi per la pazienza e la tenacia che avete dimostrato in questo ultimo anno e mezzo in cui vi è stata tolta la libertà, la socialità e le esperienze di vita: insieme a voi, voglio ringraziare anche tutti i vostri insegnanti e ricordarvi come su di loro potete contare visto il modo in cui hanno dimostrato di saper essere i vostri custodi e guide durante questa emergenza, al di là del mero ruolo lavorativo svolto, ma tutelando i vostri diritti inviolabili quali l’istruzione e la speranza che i vostri progetti migliori possano realizzarsi. Abbiamo davanti a noi un tempo straordinariamente complesso, pieno di sfide, per non parlare del conto da pagare che lascerà questa pandemia. Bisognerà davvero rimettere in moto questo nostro Paese negli anni a venire».


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