Fondazione Tempia, i dieci anni del laboratorio di oncologia molecolare al servizio di diagnosi e ricerca
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Da una piccola realtà nella sede di via Malta a un centro riconosciuto all’interno dell’ospedale di Biella, nel quale oggi operano sei professionisti sanitari (biologi, biotecnologi, tecnici di laboratorio biomedico) al servizio di malati di tumore provenienti da diverse aziende sanitarie piemontesi: sono passati dieci anni dalla nascita del laboratorio di oncologia molecolare della Fondazione Tempia. Era infatti il 14 ottobre del 2011 quando venne tagliato il nastro della struttura, seconda in ordine di tempo a scendere in campo dopo il laboratorio di genomica a fianco della scienza medica a Biella. Ieri come oggi a dirigerla c’è Maria Scatolini, che vive la realtà del laboratorio davvero come qualcosa di suo: «Scelsi il nome» racconta, pensando con un sorriso a quei giorni, «ma anche il colore delle ante degli armadietti, così come tutto il personale che oggi vi lavora».
Laureata in biotecnologie mediche, dottore di ricerca in oncologia umana e specialista in patologia clinica, è stata la prima a compiere le analisi molecolari insieme a Enrico Grosso, biologo molecolare e dottore di ricerca, anche lui al laboratorio fin dal primo giorno. «Nell’autunno del 2010» ricorda «ci furono le prime riunioni per organizzarsi. Ci mettemmo subito al lavoro per analizzare i primi campioni che arrivavano da Novara, provenienti da pazienti afferenti a tutto il quadrante del Piemonte nord-orientale». Le analisi molecolari hanno sempre rappresentato una guida preziosa per gli specialisti: il “guardare dentro” le cellule tumorali consegna all’oncologo informazioni essenziali non solo per decidere quale farmaco usare, ma anche per stabilirne il dosaggio corretto, massimizzandone l’efficacia. «In questo modo» sottolinea Maria Scatolini «si arriva davvero alla medicina personalizzata soprattutto perché, a parità di tipo di tumore, ogni paziente presenta caratteristiche molto diverse».
A questo costante lavoro quotidiano si affianca inoltre l’impegno nell’ambito della ricerca, con collaborazioni estese dal laboratorio di genomica della Fondazione Tempia alle Università di Torino e del Piemonte Orientale, alle realtà come l’Ircss di Candiolo o l’Airc, dalle quali scaturiscono continue pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali.
Il lavoro del laboratorio di oncologia molecolare risulta così fondamentale che la richiesta delle sue prestazioni è aumentata costantemente: oggi è al servizio non solo dei pazienti oncologici della provincia di Biella, ma anche di quelli provenienti dalle strutture ospedaliere delle province di Vercelli, Alessandria e parzialmente di Cuneo. «Siamo tra i primi venti in Italia e gli unici in Piemonte» spiega il direttore «a essere stati accreditati Iso 15189 come laboratorio medico per la qualità non solo dei nostri processi di lavoro ma per l’affidabilità dei nostri risultati e la competenza del personale. I numeri dei pazienti che fanno riferimento al servizio è passato dai 350-400 degli anni precedenti ai 700 attesi del 2021, visto che ad oggi abbiamo già superato quota 450». Ha permesso di migliorare la qualità del servizio ai malati anche la costante e costruttiva collaborazione tra il laboratorio e l’anatomia patologica dell’Ospedale di Biella, completamente digitalizzata grazie al sistema di Digital Pathology che la Fondazione Tempia ha contribuito ad attivare insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella.
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