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I sogni e l’audacia dei vent’anni lo hanno sorretto nel lungo viaggio dal sud dello Yemen all’Italia, alla ricerca di un futuro da riscrivere. Ahmed Baali oggi ha 24 anni, occhi luminosi e un’intelligenza vivida. A settembre ha iniziato l’università: frequenta la facoltà di Scienze Internazionali dello Sviluppo e della Cooperazione a Torino. È il nuovo capitolo di una vita che fino a questo momento è stata molto intensa, a cui il giovane rifugiato politico ora può guardare con il sorriso.«Sono cresciuto nella regione dell’Hadramout, nel sud dello Yemen» racconta Ahmed. La città in cui viveva è Al Mukalla, il principale centro economico del governatorato. È il secondo di quattro figli: «Abitavo con papà e mamma, le mie due sorelle e mio fratello. Quando ho deciso di partire stavo frequentando il primo anno della facoltà di Architettura».Aveva 21 anni. Davanti agli occhi violenze, silenzi imposti, intolleranze.
L’articolo completo è su Il Biellese del 29 novembre.
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