Il Gruppo bonprix e la ristrutturazione delle attività italiane: il comunicato dell'azienda

Sta facendo molto discutere l'annunciata chiusura di Euronova da parte di bonprix con 140 persone a rischio lavoro (90 interni e 50 dell'indotto). Vi riproponiamo per intero il comunicato che l'azienda aveva diramato ieri.

«La Direzione del Gruppo bonprix Italia nell’ambito della volontà di poter sviluppare e garantire la propria posizione attraverso una migliore focalizzazione ed organizzazione dei processi e dell’offerta, annuncia un periodo di transizione e di cambiamenti.  Tutte le novità interesseranno la sua sede di Valdengo (Bi). Oggi l’impresa ha incontrato le Organizzazioni Sindacali locali e le Rappresentanze interne per un primo tavolo informativo, si sono illustrati al Personale i progetti di ristrutturazione e i relativi scenari. Questi si renderanno necessari - a partire dall’anno prossimo - per garantire nel medio/lungo termine la competitività del Gruppo, la sostenibilità delle attività italiane e dell'occupazione locale. In particolare, due sono le direttive sulle quali l’azienda intende muoversi: il rinforzo delle attività dimostratesi più competitive, sulle quali ha sviluppato con successo competenze e opportunità in questi anni e la chiusura di attività non più produttive.
Il brand bonprix si rinforza, guidato dalla Casa Madre di Amburgo, che ha in corso un complesso processo di internazionalizzazione e ristrutturazione che durerà diversi anni. L’obiettivo è di rendere simili i servizi - e soprattutto uniforme la qualità di esperienza di acquisto - per tutti i Clienti in ognuno degli oltre 30 Paesi europei in cui è presente. Già in questi mesi molti colleghi di ogni settore aziendale di più Paesi sono impegnati a riprogettare a livello internazionale processi e sistemi nell’e-commerce avanzato. Questo potrà meglio assicurare la competitività del brand nel futuro, sviluppandolo attraverso prodotti sempre più sostenibili, che seguono i trend della moda, accessibili attraverso processi semplificati, servizi digitali e smart, e grazie all’implementazione graduale di nuove piattaforme e sistemi comuni a livello internazionale.
Inoltre, le ottime prestazioni già messe in campo dalla logistica del Gruppo bonprix, grazie all’Hub di Valdengo di 13.500 metri quadrati inaugurato nel 2007, saranno oggetto di una stretta collaborazione con l’azienda di logistica integrata del gruppo Otto di Amburgo, Hermes. L’obiettivo della partnership con questa azienda, che opera con successo a livello internazionale, è di sviluppare sul territorio biellese il settore logistico per il Sud di Europa, sempre più strategico per la distribuzione delle vendite online.
Infine, saranno potenziate, dal marzo 2023, le attività dell’azienda di servizi Getaline Ecomm Solutions srl presente sempre a Valdengo e parte del gruppo. Nota per i servizi di contatto con la clientela multilingue e multicanale, l’azienda creerà un’unità specializzata nei prodotti di software as a service, tecnologici e modulari per la vendita online a favore di aziende di ogni dimensione. Un mercato che si è dimostrato promettente dopo i primi passi di analisi e contatti intrapresi negli ultimi mesi. Un esempio concreto di questi giorni è rappresentato da un nuovo cliente tedesco che produce e vende abbigliamento da lavoro “fashion” e look casual per il post-lavoro, che ha appena aperto le vendite sul mercato italiano in partnership proprio con Getaline Ecomm Solutions. Nuove sfide importanti dunque in corso per il gruppo bonprix di Valdengo. In questo scenario di ristrutturazione, si è resa necessaria la decisione di chiudere Euronova, a lungo ponderata e sofferta. Le attività del brand storico, che da 50 anni è attivo nella vendita a distanza, si concluderanno nel marzo 2023. Noto soprattutto per i suoi cataloghi “Introvabili”, nonostante il grande impegno per traghettarlo verso l’attività online, è risultato in perdita significativa negli ultimi anni.
La Direzione è al lavoro con le Organizzazioni Sindacali per tutte le soluzioni utili a ridurre l’impatto occupazionale della chiusura di questo marchio, che coinvolge un terzo circa del personale di Valdengo, per un massimo di 90 persone interne, di cui molte part-time, e circa 50 dell’indotto. Un aspetto che va considerato è che in tutti questi anni nessuna misura di riduzione di personale è stata adottata, nonostante l’attività fosse in difficoltà. Ciò ha consentito per il personale stabilizzato negli anni, pari circa ad una metà dei coinvolti, di avvicinarsi al pensionamento nei prossimi anni. L’attenzione dell’azienda sarà focalizzata a fornire un supporto per il personale non re-impiegabile in altri brand o attività. Per una parte degli assunti ricollocabili invece, nello spirito imprenditoriale che la contraddistingue, l’Azienda si impegna attraverso il suo Management a creare nuove condizioni per lo sviluppo della sede e delle attività future di e-commerce. Il confronto operativo con le parti sindacali e con i rappresentanti interni inizierà nelle prossime settimane.
Già da oggi, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali presenti all’incontro di oggi presso la sede del Gruppo bonprix, si sono rese disponibili al dialogo. Presenti al tavolo, Mauro Orsan di UilTucs, Sara Ferrais di Filcams CGIL e Alessandro De Stefano di Fisascat Cisl.
Il Ceo di bonprix Italia Cyril Ninnemann ha dichiarato che “Oggi, è più importante che mai per le aziende concentrarsi sui propri punti di forza. Da questo punto di vista sono fiducioso che faremo crescere ulteriormente il nostro marchio bonprix in Italia e nel sud Europa perché abbiamo un modello di business molto solido. Sono altrettanto fiducioso che offriremo con successo le nostre risorse a terzi perché sono molto competenti e hanno spianato la strada al nostro successo nell’e-commerce. Dall’altra parte siamo molto dispiaciuti di dover lasciare settori di attività tradizionali come Euronova, perché da un lato si tratta di un'azienda locale nata nel Biellese che ha dato un supporto a bonprix quando ha deciso di aprire in Italia e far crescere la sua attività qui – un aspetto per il quale saremo sempre grati. Dall’altro, questa nostra decisione coinvolge colleghi che si sono molto impegnati e hanno lavorato con passione per il loro marchio. Gestire gli effetti sul personale di questa decisione è ora una delle nostre priorità fondamentali. L'altra priorità è assicurarci di creare un percorso positivo per il nostro core business, che garantiremo attraverso un alto grado di efficienza nei nostri processi e una mentalità innovativa per i nostri clienti”».

© RIPRODUZIONE RISERVATA