“Il Parco Reda è anche mio”

Progetto messo a punto dall’associazione che si occupa dell’area verde per gli studenti

Il parco di Valle Mosso, rinato grazie all’impegno dei volontari dell’associazione Amici del Parco Reda, è il “polmone verde” di Valdilana, ma non solo. Ci tiene a precisare Marco Carravieri, coordinatore dei progetti che coinvolgono il parco: «Far rivivere l’area verde comunale “Emilio Reda” significa per noi creare aggregazione, promuovere eventi, stringere legami con altre associazioni del territorio». In questi anni di rinascita una grande attenzione è stata posta alle proposte formative con le scuole materne, elementari e medie di Valle Mosso. Ora nasce un progetto più ambizioso “Il parco Reda è anche mio”. Lo spiega Carravieri: «Abbiamo deciso di costruire per il biennio a venire il progetto “Il Parco Reda è anche mio”, un impegno decisamente, innovativo rispetto a quanto fino ad ora proposto, che pone le fondamenta su tre capi saldi che, mai come oggi, riteniamo fondamentale far riscoprire: educazione, senso di comunità e appartenenza». Saranno coinvolte tutte le classi delle scuole della municipalità. Il “cammino” didattico è già stato sottoposto all’attenzione degli insegnanti, che sono pronti a sperimentare nuove forme di apprendimento all’aria aperta. Continua Carravieri: « L’idea è quella di impiegare alcune figure professionali, reperite dall’Associazione per sostenere e coordinare il lavoro degli insegnanti al fine di realizzare attività e laboratori in modo coordinato con i nostri volontari che si occupano, durante tutto l’anno dei lavori di gestione, manutenzione e pulizia del Parco». Primo progetto: la preparazione di una fragolaia, bella da vedere e da “gustare”. Conclude il responsabile del progetto: «Con il coinvolgimento della scuola si vuole dar vita ad uno spazio vivo, accogliente, creativo, unitamente a un’ “officina delle idee” a disposizione non solo degli studenti, ma aperto alla frequentazione da parte dei giovani e anche di altre fasce della popolazione. L’obiettivo è di trasformare il parco in un luogo di interesse per i cittadini, un hub attorno al quale ruotano altre realtà del territorio per favorire aggregazione, educazione, sviluppo, benessere e qualità della vita».

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