La sedia made in Serralunga al museo Van Der Rohe

Si chiama Bercelloneta, la seduta creata da Serralunga 1825 con la designer Raffaella Mangiarotti. Un nome scelto ad hoc per evocare un cult del design. E non a caso, la sedia è stata selezionata fra le opere in esposizione al Museo della Fondazione storica Mies van der Rohe, l’edificio avveniristico che si trova nella città catalana e che fu disegnato e realizzato nel 1929 dal fondatore dell’architettura modernista, ancora oggi punto di riferimento grazie alle sue linee e forme uniche, per un nuovo avanguardistico movimento.
«Sono pochissime le aziende al mondo che possono vantare oggetti esposti nel museo di Barcellona dedicato al celeberrimo designer» spiega l’ad Marco Serralunga. «Siamo onorati e felici di poter così celebrare la nostra riedizione di un complemento di arredo emblematico, un risultato straordinario ottenuto grazie alla collaborazione Raffaella Mangiarotti, nostra designer e art director fino al 2020, con cui abbiamo realizzato una decina di oggetti». Il museo espone il lavoro di Mies van der Rohe ed è diventato, nel frattempo anche un centro di ricerca e riflessione sull’architettura contemporanea. Gli unici mobili presenti nel Padiglione sono proprio le poltrone «Barcelona» che furono ideate da van der Rohe e Lilly Reich per accogliere i monarchi spagnoli nella struttura. La poltrona originale è formata da cuscini rivestiti in pelle supportati da un sostegno di metallo ed è anch’essa diventata un‘icona tanto che viene prodotta ancora oggi. La sedia di Serralunga è una particolare reinterpretazione: ha una struttura in acciaio verniciato e una seduta in poliuretano ad alta densità, colorato con protezione dai raggi ultravioletti. Oltre a prendere come riferimento estetico uno degli oggetti di design più caratteristici dell’architettura del movi- mento moderno, è un modello altamente funzionale, è impilabile e resistente agli agenti atmosferici. Serralunga, fondata a Biella nel 1825, conta oggi sei generazioni mentre si sta avvicinando al traguardo dei due secoli di attività. Nata come conceria per la lavorazione del cuoio con la rivoluzione industriale è passata, con vocazione tessile, alla lavorazione della plastica e grazie a un cuore pulsante, sia creativo che imprenditoriale, oggi produce complementi di arredamento per esterni. La svolta decisiva, avvenuta con l’importazione dagli Stati Uniti del sistema di rotational design, l’ha resa importante grazie alla realizzazione di vasi, fioriere, mobili e oggetti per l’illuminazione esterna, progettati da designer italiani e stranieri di grande calibro.

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