L’assessore Caucino: «Dal governo 200 milioni per le imprese in rosa. Grande opportunità per il Biellese»



Sul territorio ci sono 3.529 aziende gestite da donne, il 20,8% del totale provinciale, in crescita del 6,9% nelle attività professionali, scientifiche e tecniche, seguita dal settore costruzioni con un +3,7%. Caucino: «Auspico che l’opportunità offerta dal governo su richiesta della Lega venga sfruttata nell’interesse di tutto il territorio, che anche grazie alle donne ha un potenziale immenso derivato dal suo storico know how».

Dopo le continue e insistenti sollecitazioni finalmente il risultato è arrivato. Grazie alla Lega, a maggio, dal Ministero dello sviluppo economico, arriveranno 200 milioni di euro destinati all’imprenditoria femminile. Una somma riservata a tutte le imprese italiane che però può essere un’ottima occasione per le realtà biellesi, come auspica l’assessore regionale Chiara Caucino che detiene la delega alle Pari Opportunità. Infatti, il governo ha indirizzato alle imprese femminili e alle lavoratrici autonome con sede legale o operativa nel territorio nazionale 160 milioni di euro di fondi Pnrr ad integrazione dei 40 milioni di euro già stanziati dalla legge di bilancio 2021.
Il Fondo sostiene, inoltre, azioni per la diffusione della cultura e la formazione imprenditoriale femminile, attuate dal Soggetto gestore, sulla base di un piano di attività condiviso con il Ministero, attraverso iniziative per la promozione del valore dell'imprenditoria femminile nelle scuole e nelle università. Le agevolazioni sono concesse a fronte di programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile ovvero per lo sviluppo e il consolidamento di imprese femminili, nei seguenti settori: produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli; fornitura di servizi, in qualsiasi settore; commercio e turismo. Le iniziative devono, inoltre, essere realizzate entro ventiquattro mesi dalla data di trasmissione del provvedimento di concessione delle agevolazioni, prevedere spese ammissibili non superiori a 250mila euro al netto d’Iva per i programmi di investimento che prevedono la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile, ovvero non superiori a 400mila euro al netto d’Iva per i programmi di investimento volti allo sviluppo e al consolidamento di imprese femminili.
Ma come è possibile ottenere il contributo? Dalle ore 10 del 5 maggio le nuove imprese femminili o quelle già costituite da meno di 12 mesi hanno la possibilità di compilare la domanda per accedere a questa importante opportunità. Inoltre potranno effettuare la medesima pratica le imprese femminili già costituite da oltre 12 mesi dalle ore 10 del 24 maggio. Le domande di agevolazione devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica che sarà messa a disposizione in un’apposita sezione del sito internet del Soggetto gestore, www.invitalia.it.
A fine dicembre 2021 le imprese femminili con sede in Piemonte ammontavano a 96.433 unità, in aumento rispetto alle 95.879 del 2020, ma ancora leggermente inferiori rispetto alle 96.591 di fine 2019. Le aziende guidate da donne rappresentano una fetta importante del tessuto imprenditoriale regionale, raggiungendo una quota del 22,5% delle imprese complessivamente registrate in Piemonte. In provincia di Biella il totale delle imprese femminili registrate al 31 dicembre 2021 è di 3.529 unità, il 20,8% del totale provinciale. Rispetto alla consistenza del 2020 (pari a 3.565 unità) si registra un tasso di variazione del +0,7%, calcolata al netto delle cessazioni d’ufficio.
Dall’analisi dei settori più rappresentativi emerge una crescita pari al +6,9% nelle attività professionali, scientifiche e tecniche, seguita dal settore costruzioni con un +3,7%. La flessione più evidente, invece, si registra nelle attività immobiliari con un -1,9%. Sotto il profilo della forma giuridica l’impresa individuale è la forma più diffusa, con una percentuale del 59,8% sul totale delle imprese femminili, superiore alla corrispondente quota calcolata per tutte le imprese provinciali e pari al 50,9%. Seguono le società di persone, attestate al 23,7% (inferiore alla frequenza complessiva del 27,2%) e quelle di capitale con il 14,1% (19% il dato complessivo provinciale), evidenziando una tendenza più spiccata verso la scelta di forme giuridiche più semplificate e meno onerose.
Da qui l’appello di Caucino, che è anche responsabile regionale del dipartimento Pari Opportunità del partito: «Finalmente, dopo tanta insistenza, il governo ha dato ragione alle richieste della Lega e ha concesso questo contributo straordinario che ha un duplice valore: da un lato sostenere le nuove imprese e quelle consolidate e dall’altro riconoscere, ancora di più che in passato, il valore dell’imprenditoria femminile, un settore in crescita e che auspico possa svilupparsi ulteriormente anche nel Biellese, dove non mancano figure in grado di portare il loro know how nell’interesse occupazionale ed economico del territorio». «Sono altresì convinta - conclude Caucino - che nei settori per cui le agevolazioni sono concesse si possano certamente trovare ampi spazi di progettualità nel Biellese, grazie alle risorse che il nostro territorio offre e alla grande tradizione industriale di eccellenza che da sempre ci connota».


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