Liberazione, il programma delle celebrazioni a Biella

La cerimonia ufficiale alle 10 e la fiaccolata dalle 19,45 saranno il 24 aprile, il giorno in cui nel 1945 la città cacciò da sola i nazifascisti

«Nella Patria riconquistata alla pace Biella è la prima città liberata» annunciò Il Biellese nel suo titolo principale di venerdì 4 maggio 1945, il primo numero ad andare in stampa dopo la cacciata dei nazifascisti. Lo stesso orgoglio di averli visti fuggire il 24 aprile, prima dell’arrivo delle truppe alleate, e di aver celebrato i partigiani che li avevano spinti fuori è nella scelta di ricordare la Liberazione, da allora, un giorno prima rispetto al resto d’Italia. Biella lo farà quindi mercoledì 24 con il consueto doppio appuntamento: prima la cerimonia ufficiale in mattinata e poi, in serata, la fiaccolata dell’Anpi come un pellegrinaggio laico nei luoghi simbolo della violenza degli anni dell’occupazione dal 1943 al 1945.

Il corteo, accompagnato dalla Banda Verdi, partirà alle 19,45 da Villa Schneider in piazza La Marmora, sede dell’associazione dei partigiani ma anche luogo di prigionia e torture quando era la sede della polizia politica nazista. La prima tappa sarà alla lapide dei caduti sotto i portici del municipio, la seconda in via Amendola dove una targa ricorda Angelo Cena, l’oste del bar Porto di Savona mitragliato da tedeschi e repubblichini in cerca di una vendetta che sfociò nell’eccidio di Riva del 22 dicembre 1943, ultima sosta dopo quella in piazza Martiri dove vennero fucilati ventuno partigiani, il più giovane dei quali nemmeno diciottenne. Alle 10 la celebrazione ufficiale comincerà invece ai giardini Zumaglini davanti al monumento dell’Alpino con il mulo: qui, insieme alle letture di allieve e allievi dell’istituto comprensivo Biella 3, parleranno il sindaco Claudio Corradino e il vicepresidente nazionale dell’Anpi Alessandro Pollio Salimbeni.

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