Attualità
Martedì 27 Ottobre 2020
Medici di famiglia e pediatri: quando fare il tampone e quando il test rapido. La guida
Il presidente dell’Ordine dei Medici di Torino, Guido Giustetto, insieme a Paolo Vineis, professore di Epidemiologia Ambientale presso l’Imperial College di Londra, ha predisposto un breve vademecum a disposizione di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta sulle azioni da compiere per contribuire a frenare la diffusione dell’epidemia da Covid-19 e sull’utilizzo di tamponi e test antigenici rapidi. La guida verrà pubblicata sul sito istituzionale dell’Ordine.
Medici di famiglia e pediatri possono infatti svolgere un ruolo fondamentale nel contenimento dell’epidemia, per evitare il raggiungimento di livelli incontrollabili di diffusione e la conseguente saturazione nelle prossime settimane degli ospedali e dei letti di terapia intensiva.
In particolare occorre:
- sottolineare con i propri assistiti quanto sia cruciale che vengano rispettate rigorosamente tutte le norme di distanziamento, ribadendo ai pazienti più giovani (verosimilmente oggi il gruppo più critico nel guidare l’epidemia) l’invito ad astenersi da comportamenti a rischio e ai pazienti più anziani a mantenere le precauzioni al massimo livello, a maggior ragione perché ora la maggior parte dei casi è ad insorgenza intra-familiare;
- sostenere la capacità di individuazione degli infetti, inclusi gli asintomatici (il cui ritardo è dovuto anche ai tempi di attesa e di esecuzione dei tamponi molecolari). Per la diagnostica dei casi con sintomi è irrinunciabile il tampone molecolare, per gli altri casi è sufficiente il test antigenico.
Nello specifico, ecco come comportarsi su tampone molecolare e test antigenico, secondo le indicazioni del Ministero della Salute:
1) in generale tamponi e test vanno richiesti solo in pazienti sintomatici sospetti per Covid-19 e nei contatti stretti di un caso positivo;
2) il tampone molecolare è necessario per i pazienti chiaramente sintomatici;
3) il test rapido antigenico va effettuato per i pazienti con sintomatologia non chiaramente Covid e per i contatti di pazienti Covid.
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