Parole - Angelina Jolie a Biella: le visite che non ti aspetti

È diretta sul lago di Como. No, no, va a Milano per questioni legate alla moda. Macché, è atterrata a Malpensa ma andrà in Puglia dove era stata l’anno scorso. Assolutamente no, è arrivata con la figlia e andrà nel nord est per progetti legati al suo vecchio ruolo di ambasciatrice per l’Alto Commissariato dell’Onu. È solo il toto-destinazioni scatenatosi domenica pomeriggio all’arrivo in Italia di Angelina Jolie. Biella sarebbe rientrata nel lungo elenco di possibilità probabilmente appena oltre la cinquantesima posizione solo ad opera di qualche illuso visionario e dopo aver scandagliato, cartina alla mano, tutta la Lombardia e il Piemonte restante, esclusa, chiaramente, la città della lana. E invece la bella star di Hollywood in una visita riservatissima sembra proprio sia arrivata da noi nella Valle di Mosso in uno dei più noti lanifici italiani. Avrebbe dovuto farcelo capire quell’atterraggio quasi mesto con le guardie del corpo lasciate negli States e un trolley tipo Vinted che la destinazione non sarebbe potuta essere via Monte Napoleone o Bellagio. Ma intanto, per una volta passiamo all’incasso, perché da noi è venuta. Certo è naturale non sarà una toccata e fuga di un premio Oscar a far primavera per un territorio “depresso” che sempre più spesso ha il vizio di piangersi addosso o peggio di procedere con un’opera di denigrazione sistematica. Ma, un ma c’è sempre. Perché visite come quella dell’ex moglie di Brad Pitt dovrebbero farci capire che qualcosa di rilevante lo possiamo offrire anche da queste parti con eccellenze invidiate fuori e troppo spesso ignorate dentro.
E allora teniamoci stretta anche una trasferta a porte chiuse di una star che ha scelto il Biellese, anche se per affari suoi, ma lo ha scelto. Non sarà Angelina Jolie a farci passare il broncio in coda sulla tangenziale o in fila dal dottore, ma a farci parlare al bar o al ristorante magari si. Perché in fondo non siamo mica un territorio da buttare. Basta saperlo.