Parole - Ponte, magia? No, presa in giro!

Signore e signori, magia! Scettici e malpensanti fate largo. Il ponte della tangenziale ha riaperto nei due sensi di marcia entro la data prevista del 9 settembre. Bene, perché lo spauracchio delle scuole sarà tale solo per gli studenti e non per i genitori automobilisti. Male, perché il cantiere, durato una stagione, avrebbe potuto essere meno invasivo e durare neppure un terzo del numero di giorni dal 19 giugno al 9 settembre, l’infinito lasso temporale del senso unico che ha scatenato una ridda di code come viale Certosa nell’ora di punta. Già partito con 72 ore di ritardo rispetto all’annunciato via, dopo qualche giorno si era letteralmente fermato. Le proteste di automobilisti e commercianti nulla avevano potuto se non un tavolo in Prefettura, con l’Anas, “proprietaria” dei lavori, addirittura refrattaria agli appelli della politica locale, respinta con perdite su un ponte che non si è mostrato strada giusta neppure per far partire la lunga rincorsa elettorale. Nell’ordine erano falliti i sopralluoghi di Moscarola, gli appelli di Corradino, le avances di Pella, le intercessioni di Fratelli d’Italia tramite il sottosegretario Bignami, le bacchettate del presidente della Provincia, persino le telefonate di Salvini. Si stava organizzando anche il Pd che aveva fatto in tempo solo a concentrarsi sulla funicolare. D’altronde non era servita neppure una visita dell’ad di Anas Isi, cui per entrare in città doveva essere stata suggerita una strada lontana dal viadotto. Sarebbe stato troppo facile, diciamo easy, sussurrò qualche mattacchione. Nulla, invece, con un segnale solo in vista della prima scadenza prevista per i lavori, quella del 18 agosto. Ufficiosamente prorogati al 30 agosto, era poi stata una nuova ordinanza a farli slittare. Il tutto con gli interventi solo su una corsia. Poi la svolta sul rettilineo con l’inizio nell’ultimo mercoledì di agosto dei lavori sull’altra. Che sono terminati in poco più di una settimana. Tanto da farla sembrare una magia, anche se c’è chi sta suggerendo di chiamarla presa in giro.

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