In stagioni dove non c’è più il basket in Serie A, dove il calcio, pur tra mille sforzi, è d’Eccellenza solo per la categoria, dove non riusciamo ad esprimere più un ciclista professionista. Dove, dove, dove, se escludiamo il rugby e le bocce, non viviamo certo i migliori anni. Ecco, in questo contesto non esattamente idilliaco per lo sport di casa nostra, Biella si è presa gli eventi sportivi. Grandi, belli, da copertina, da tivù.
È quanto successo con la Supercoppa di volley che ha animato un Forum già avviato all’etichetta di cattedrale nel deserto dopo la fine del sogno cestistico. È quanto era successo un anno fa, sempre con il volley, dove la Supercoppa non c’era ma i campioni sotto al Mucrone, per riprendere il nome dell’appuntamento, non erano stati certo da meno. È quanto è successo di recente al bocciodromo cittadino con la nazionale e molto altro. È quanto è successo e quanto sta succedendo al La Marmora Pozzo, lo stadio che la Juventus femminile ha fatto luccicare e rianimato d’incanto con dei pienoni da tempi che furono. È quanto succederà tra qualche mese con il Giro d’Italia che tornerà all’amata Oropa dove già c’era stato a fine 2019 con il Gran Piemonte.
Anche questi, verrebbe da dire, sono risultati. Non agonistici certo, ma di interesse, di ricaduta, di turismo, di spettacolo, di pubblico. Non male per una città di provincia, come la nostra poi. Dunque, come si fa nello sport, non resta che applaudire chi questi eventi ha pensato di portarli e ci è riuscito, pur in tempi, modi e “partecipazioni” differenti. Già, perché, Giacomo Moscarola, nell’assessorato allo sport della città, ha vinto con il piglio del campione. Per questo c’è da augurarsi che a nessuno venga in mente di metterlo da qualche altra parte. E a lui, invece, di lavorare per qualche altro bel colpo. Una Juve giovane e maschile? Una nazionale bella e femminile? Chissà. Per intanto con un mood: a Biella togliete tutto, ma non il Moscarola appassionato assessore allo sport.
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