Sportclubby, la App per pianificare abbonamenti e organizzare l’attività sportiva

Dall’Accademia dello sport Pietro Micca ai Faggi, dai campi di padel  sparsi in tutto il Biellese  alle piscine fino al golf di Cerrione e più in generale in tutta Italia. Prenoti o pianifichi da un’unica app la lezione o l’allenamento, trovi soci con cui condividere la partita, cerchi ispirazioni per praticare nuovi sport a un passo da casa e rinnovi l’abbonamento al club pagando in diretta dal telefono o dal computer. Tutto questo è Sportclubby, ma pochi sanno che l’applicazione,  è per metà biellese.
Nata 5 anni fa ed esplosa durante la Pandemia (nei primi 12 mesi dall’avvento del Covid, i club che hanno gestito l’attività con la piattaforma hanno aumentato i propri corsi del 56 per cento, con 6 milioni di prenotazioni solo nel 2020 semplificando il tracciamento di ingressi e attività e la gestione della sicurezza senza rischi per la salute) Sportclubby oggi conta oltre 1.200 strutture affiliate, un milione e mezzo di utenti e 26 milioni di prenotazioni globali (di cui, nell’ultimo anno, 9 milioni) che rimbalzano sull’applicazione da una disciplina all’altra, inclusi  yoga e pilates, equitazione e trekking fino all’ultimissima moda, il pickleball, sport con i racchettoni nata in America e pronta sfondare in Europa.
Stefano De Amici, in squadra nella Pallamano Biella in gioventù e Biagio Bartoli, campione di squash in serie B,  nel 2018  fondarono la start up con un crowdfunding, crescendo  da subito a ritmi vertiginosi: già nel 2019 mettevano a segno un’iniezione di capitale con Finpiemonte e LigurCapital mentre nel 2022 ottenevano un nuovo finanziamento guidato dall’incubatore sportivo Wylab, arrivando a un totale di 4,5 milioni di fondi raccolti.
«La nostra forza è stata quella di spingere sempre al massimo per raccogliere risultati, trasformando i problemi in opportunità, vedi il Covid per esempio» spiega De Amici. «Ci siamo dati sempre degli obiettivi e riteniamo di avere ancora tanti traguardi da tagliare. A nostro favore c’è una bella intesa, una convergenza di idee. Abbiamo insomma, continuato a giocare in squadra e da due oggi siamo in 25 persone. Vogliamo offrire più servizi semplificando l’accessibilità alle strutture. Stiamo lavorando su una formula assicurativa come già avviene sulle piste da sci, che copra chi, facendo sport, si infortuna. Guardiamo a nuovi Paesi: dopo la Spagna dove siamo già presenti stiamo trattando con il Kenia e AbuDhabi, La nostra app è già multilingua e multivaluta».
Tra le regioni con il maggior numero di impianti sportivi  iscritti  alla piattaforma di aggregazione non a caso spicca al primo posto il Piemonte con il 22,1 per cento del totale degli impianti attivi  seguito dalla Lombardia (12,1) e dall’Emilia-Romagna (10,8).

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