"Storie di campanile" per raccontare la vita del borgo di Bagneri. Fotogallery

Foto Raffaele Filippi.

Domenica 16 luglio chi è arrivato a Bagneri ha potuto immergersi in una realtà che raccontava la vita quotidiana del borgo, riportato indietro nel tempo di una sessantina d’anni. Merito dei racconti interpretati dai bravi attori di Storie di Piazza, affiancati da figuranti volontari, tra i quali un gruppo di bambine entisisate, coinvolte nel progetto “Contiamo su di noi” e felicemente calate ognuna nel proprio ruolo. Un centinaio le persone accolte al borgo. La giornata “Storie del Campanile” è stata pensata dalla Rete Museale Biellese per far conoscere il borgo alpino con il suo ecomuseo e per promuovere il progetto di restauro del campanile della chiesa parrocchiale, previsto nei prossimi mesi. Grazie al sostegno alla Rete Museale Biellese, assicurato dal comune di Muzzano e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, è stato ideato un percorso teatralizzato che prende spunto dai “mercati”, valorizzando le peculiarità del borgo e portando a vivere le scene nei luoghi originali. L’accoglienza alla chiesa, con l’incontro tra donne e bambini, è stato il preludio per scendere tra le case, trovando donne e uomini affaccendati in vari lavori. Punto focale la fontana, il “tribunal di fumni”, dove fare il bucato era mestiere ma anche rito di socialità e condivisione. Quando il marito della Maria arriva dal mercato di Sordevolo, cominciano le baruffe, per qualche bicchiere di troppo e qualche commissione dimenticata. Alla vecchia falegnameria “Atelier del barba Clement”, fulcro dell’Ecomuseo della Civiltà Montanara, ecco Arcangelo in persona che racconta simpaticamente il suo lavoro con l’amico Italo. Intanto i bambini sono entrati nella vecchia scuola, dove la giovanissima maestra Maria Chiara spiega come si viveva la scuola nella pluriclasse degli anni 50-80. A sorpresa, all’ultima delle repliche, si è presentata poi in persona la “vera” maestra Maria Chiara Fava, proprio quella che ventenne aveva iniziato la sua esperienza scolastica a Bagneri, per un incontro che ha destato commozione ed entusiasmo soprattutto nei bambini. Andando avanti, il gruppo di partecipanti, accompagnati da attori e volontari Amici di Bagneri, ha raggiunto la graa ‘d l’Aurelia, l’essicatoio tradizionale delle castagne, dove Francesco Brusasca, con un gruppetto di scout, ha fatto una dimostrazione di come si svolge la battitura, accompagnati dalla ghironda di Luciano Conforti. Gran finale davanti alla chiesa, proprio sotto al campanile: affiatamento e simpatia per Massimo Negro, presidente di Storie di Piazza e Franco Pellanda, nei panni di padre Bonelli e don Canale, parroci di inizio e fine ‘900, che in modo molto simpatico hanno raccontato un po’ di storie del campanile. La rappresentazione è stata replicata due volte al mattino, prima del buffet proposto a chi voleva fermarsi e una terza nel pomeriggio, dopo la messa. Dagli organizzatori, Associazione Amici di Bagneri ODV con la parrocchia di Bagneri e l’aiuto degli scout, il ringraziamento ai «partecipanti e a chi ha contribuito a preparare e condurre le varie attività artistiche e la logistica. Per chi è venuto a Bagneri la prima volta, l’invito è di tornare, per scoprire meglio l’Ecomuseo, ma anche la Madonna del Piumin e le sculture di Cecilia Martin Birsa. Un grazie anche agli abitanti del Borgo, che hanno visto un po’ “invasi” i loro spazi, per una rappresentazione coinvolgente e genuina. Chi viene a Bagneri, non troverà attori, ma abitanti e volontari che accoglieranno in un borgo pronto a tenersi vivo.
GILBERTO RICOLFI

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