Fanno un buco nel muro e rubano cashmere grezzo. Colpo da 100 mila euro

Il danno è di quelli importanti. Almeno in 100 mila euro è stimato il valore del cashmere sottratto sabato dal magazzino della Filatura Lama di Benna. Il cashmere rubato era materia prima grezza, da poco arrivato in fabbrica per essere lavorato e trasformato in filo.
Sull’accaduto indagano i carabinieri del co- mando provinciale e al momento il riserbo è massimo. Questo è il secondo colpo in meno di tre mesi messo a segno nel solo comune di Benna. Il 5 gennaio i ladri avevano svaligiato i magazzini di un’altra filatura, la Gardenfil. In quell’occasione erano stati rubati anche quantitativi di lino e nylon.
Ma a dicembre, a Ponzone, si era verificato un episodio ancora più inquietante. Era la mattina del 13 dicembre quando due rapinatori a volto coperto fecero irruzione nel magazzino del Lanificio Colombo e, pistola alla mano, si fecero consegnare dall’unico dipendente presente in quel momento un carico di pregiato cachemire prima di sparire.
Difficile dire al momento se i tre furti possano essere collegati. Gli investigatori non trascurano alcun dettaglio. Certo che la successione temporale con cui si stanno verificando furti di materie prime tessili desta più di un interrogativo.
Le modalità con cui è avvenuto il furto alla Filatura Lama, appartenente al Gruppo Angelico, fa pensare a una banda organizzata. Il furto è avvenuto tra il tardo pomeriggio di sabato e la notte. I ladri, passando dalle campagne retrostanti lo stabilimento, hanno abbattuto parzialmente un muro e poi da lì hanno avuto accesso al magazzino dove era stipata la materia prima. L’allarme è suonato una prima volta e sul posto sono corse le guardie della vigilanza. Da una perlustrazione esterna però non hanno notato nulla di anomalo.
Dopo quel primo allarme ne sono seguiti altri due. Probabilmente l’allarme veniva innescato ogni qual volta aprivano la porta del magazzino per trafugare il cashmere e portarlo all’esterno dove avevano occultato il furgone con cui erano arrivati. La banda ha così potuto agire indisturbata portando a termine il colpo. Ben nascosti i ladri hanno poi aspettato che i vigilanti, richiamati per la terza volta, se ne andassero per poter fuggire indisturbati.
«Chiaramente è un furto su commissione. È probabile che gli autori sapessero già dove col- locare il carico trafugato. Non mi sento di escludere che possa già aver trovato la strada per l’estero» dichiara a “il Biellese” il titolare Massimo Angelico. «Il danno è notevole e si aggiunge il dispiacere per il disagio che comporterà alla produzione», conclude l’imprenditore che si affida all’intuito investigativo dei carabinieri. In passato la Filatura Lama era già stata oggetto di furti nel 2015 e 2017.

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