L’inganno del “pesciolino”. Con una truffa svuotano le slot, in due bar rubati circa 2500 euro

Con un’apparecchiatura elettronica in grado di interferire con la slot-machine presa di mira hanno incassato fino a 2500 euro in giocate in due bar biellesi, uno a Tollegno e uno a Castelletto Cervo. Non si esclude che i malviventi possano avere agito anche in altri locali. A denunciare il fatto è stato il titolare della ditta che noleggia e gestisce gli apparecchi da gioco dopo aver notato un ammanco. Dalle verifiche effettuate dai carabinieri visionando le videocamere di sorveglianza sono emersi episodi specifici in cui si vedono le stesse persone entrare nel bar, armeggiare alla telecamere per spostare l’inquadratura e sedersi alla slot. Il modus operandi della banda è consolidato ed è noto come truffa del “pesciolino”. Il dispositivo elettronico di cui i truffatori sono dotati manda in tilt il computer che gestisce la slot. Con questo sistema la macchina viene ingannata e “crede” di essere ricaricata, con denaro virtuale, permettendo così le puntate e le conseguenti vincite in soldi reali. In questo modo dalla slot di Tollegno sono stati sottratti, nei primi quindici giorni di marzo, 1700 euro, e 800 euro, ancora tra gennaio e febbraio, a Castelletto. I carabinieri stanno lavorando per dare un nome ai truffatori.

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