Maxi sequestro di hashish. Arresti anche nel Biellese


Ventidue, in tutto, le misure cautelari eseguite su ordine della Procura torinese. Gli agenti hanno stroncato un imponente giro di spaccio.

Gli arresti sono scattati ieri mattina all’alba quando gli agenti della Squadra mobile di Biella, comandati dal commissario capo Marika Viscovo, hanno eseguito alcuni degli ordini di custodia cautelare in carcere emessi dalla Procura di Torino.

Le misure hanno interessato in tutto 22 persone, presunti spacciatori componenti un’ampia rete di spaccio che, secondo le risultanze investigative, si sarebbe estesa a tutto il Piemonte coinvolgendo anche Varese, Savona, e Roma. Per la Procura di Torino che ha coordinato le indagini il gruppo avrebbe monopolizzato il mercato piemontese dell’hashish. Luis Vuitton era lo stupefacente più caro e di maggior qualità. Poi c'erano Lavazza, Cioccolata, Euro. Erano questi i “marchi” con cui i trafficanti internazionali suddividevano la droga. Dei ventidue soggetti interessati dalla misura cautelare undici sono ancora da ricercare. Le indagini della Squadra mobile avevano preso avvio nel 2016, dopo l'arresto di un marocchino sorpreso in Francia con 50 chili di marijuana e un'agenda piena di contatti italiani. Lo scorso agosto le manette si erano strette attorno ai polsi di Ati Azzedine, latitante marocchino intercettato sotto la Mole con una pistola e 30 chili di hashish. Gli inquirenti, grazie anche ai controlli straordinari del territorio disposti dal Questore di Torino, Francesco Messina, hanno poi potuto scoprire una rete di traffico di droga che riforniva le principali piazze della città. Lo stupefacente veniva importato dal Marocco e stoccato in diversi depositi. Nel corso dell’operazione gli agenti hanno sequestrato oltre una tonnellata di hashish e circa 100 mila euro in contanti. Sugli arresti nel Biellese vige grande riserbo. «Noi abbiamo solo dato supporto ai colleghi di Torino. Non posso rivelare nulla» spiega il commissario capo Marika Viscovo.

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