Scappano su una macchina rubata e speronano due auto della Polizia dopo un lungo inseguimento. Arrestati in due

Ieri mattina gli agenti della Polizia di Stato, al termine di un lungo inseguimento iniziato nella provincia di Biella e concluso a Vercelli, ha arrestato in flagranza di reato per resistenza a pubblico ufficiale due soggetti e ne ha denunciato un terzo. Nello specifico la Sala Operativa della Questura di Biella diramava una nota di ricerca di un'autovettura rubata alcuni giorni prima a Gravellona Toce (Vb) che era transitata nella provincia di Biella. Prontamente un equipaggio delle Volanti di Biella intercettava l'autovettura rubata che, accortasi della presenza delle Forza dell'Ordine, si dava a precipitosa fuga in direzione Vercelli, aumentando la velocità ed eseguendo pericolose manovre di sorpasso, mettendo a repentaglio la sicurezza degli altri utenti della strada. Nel frattempo equipaggi della Squadra Mobile di Vercelli e di Biella riuscivano ad intercettare l'autovettura rubata che era nel frattempo giunta nei pressi di Vercelli, ponendosene all'inseguimento. Giunti alla rotonda nei pressi di via Walter Manzone, i malviventi speronavano una prima macchina di servizio, danneggiandola. Nel contempo una seconda autovettura di servizio intimava nuovamente ai malviventi di fermarsi ma gli stessi speronavano anche questa seconda autovettura. L'inseguimento si concludeva pochi metri più avanti quando l'autovettura dei criminali, ormai danneggiata, andava a collidere con una terza autovettura di servizio fermando la propria corsa. I malviventi, in un ultimo disperato tentativo di fuga, cercavano di fuggire a piedi, ma venivano immediatamente bloccati. I tre fermati venivano subito sottoposti a perquisizione personale e veicolare che permetteva di rinvenire oggetti atti allo scasso e numerosi monili, alcuni dei quali in oro, verosimilmente provento di furto. I tre soggetti venivano accompagnati in Questura e due di essi, maggiorenni, venivano arrestati in flagranza per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale mentre il terzo, minorenne, deferito all'Autorità Giudiziaria per il medesimo reato. I tre, tutti irregolari sul territorio nazionale e di origine sudamericana, venivano altresì deferiti in stato di libertà per i reati di reati di ricettazione, danneggiamento aggravato, porto di armi od oggetti atti ad offendere, nonchè lesioni aggravate a Pubblico Ufficiale poiché tre agenti riportavano ferite guaribili in alcuni giorni. Gli arrestati al termine degli atti di rito venivano, su disposizione della locale Autorità Giudiziaria, accompagnati presso la casa circondariale di Vercelli in attesa dell'udienza di convalida.

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