«Vuoi gli alimenti per i figli? Allora devi fare sesso con me». A processo un 55enne

Per sei mesi avrebbe costretto la moglie, da cui stava divorziando, a subire atti sessuali in cambio degli alimenti per i tre figli, due ragazze (all’epoca dei fatti) appena maggiorenni e un adolescente. Sono davvero pesanti le accuse da cui dovrà difendersi un 55enne biellese, padre di famiglia, comparso ieri mattina davanti ai giudici del Tribunale di Biella per la prima udienza del processo che lo vede sul banco degli imputati. A trascinarlo in aula sono state le accuse rivoltegli contro dall’ormai ex moglie a distanza di qualche mese dagli episodi contestati che sarebbero avvenuti nei primi sei mesi del 2019. La donna lo aveva denunciato e da erano iniziate le indagini coordinate dalla Procura di Biella con il pm Sarah Cacciaguerra titolare del fascicolo.
Contro l’uomo si è costituita parte civile l’ex moglie con l’avvocato Maurizio Vigato. A difendere l’uomo è invece l’avvocato Francesco Alosi. A giudicare sulla vicenda, all’uomo è contestato anche il reato di lesioni in quanto al culmine di un litigio avrebbe provocato alcune ecchimosi al polso della ex e un taglio al sopracciglio (ferite fatte refertare ma senza che i sanitari formulassero una prognosi), è il collegio presieduto dal giudice Paola Rava e composto dai colleghi Francesca Tortora e Adriano Bollani. L’udienza di ieri è stata molto lunga. In aula è stata ascoltata la parte offesa. La donna ha raccontato la sua versione rivivendo i mesi di sofferenze a cui sarebbe stata costretta. La difesa è però pronta a controbattere sentendo come testi le due figlie, indicate come testi anche dalla Procura. Sarà un processo combattuto. Già fissata la prossima udienza. Si torna in aula il 18 aprile del prossimo anno.

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