Dalle Highlands alla Baraggia

Reggiani, imprenditore tessile, ha deciso di investire sull’agroalimentare

Da grande voleva fare l’allevatore, vivere a contatto con la natura e con gli animali. E quell’idea l’ha trasformata in realtà. Giovanni Reggiani nasce in una famiglia di imprenditori tessili, lui stesso lo è ma è stato determinante una quindicina di anni fa l’incontro in Austria con una mandria di Highlander, razza bovina originaria della Scozia, inconfondibile per il pelo lungo e un ciuffo spettinato sugli occhi. «Ero in viaggio e sono rimasto folgorato dalla bellezza di quegli animali. All’inizio, era il 2008, puntavamo su un allevamento di 15 capi ma in tre anni ne avevamo 50 e oggi sono 5 volte di più. La prima “ospite” è stata Alissa ed è ancora qui con noi» racconta. Gli animali, inizialmente, furono ospitati nei pascoli dell’Alta Valsesia, all’ombra del Monte Rosa. In poco tempo la mandria è cresciuta e con lei la Società Agricola Montana che nel 2011 ha messo radici anche nel Biellese a cascina Piana, struttura immersa nella brughiera della Baraggia, a Mottalciata.

Un’azienda sostenibile

Responsabile del prodotto e dell’ufficio commerciale dell’azienda di famiglia, il Lanificio Reggiani leader nella produzione di tessuti elasticizzati per l’alta moda e il prêt a porter, l’imprenditore ha coinvolto anche la moglie Alessandra nell’avventura che, passo dopo passo, ha richiesto sempre più risorse e tempo. «L’azienda oggi è sostenibile a livello ambientale e anche economicamente. Ogni nostro animale ha un nome, la mandria vive all’aria aperta e ciò che più ci preme è farla vivere bene. Ci siamo sentiti quasi dei pionieri all’epoca ma ora vendiamo la nostra carne in tutta Italia, la catena di negozi Natura Sì è uno dei nostri migliori clienti. Quella delle Highlands è una delle razze bovine più pregiate dal punto di vista organolettico, pochi grassi e ricca di Omega 3 e 6. Non solo. Mangiando erbe e fieno, e null’altro, il rumine lavora due volte, un toccasana per la salute dell’animale e dell’uomo».

Riso e vino

A cascata nella società sono entrate altre attività con l’acquisto di una nuova tenuta, La Valletta, sempre nel Biellese. Come resistere al richiamo del riso il Dop Baraggia Biellese e Vercellese? E poi il vino, il Nebbiolo dell’Alto Piemonte, battezzato Druma. Oggi nell’impresa di Reggiani lavorano 20 persone. Tutto non poteva comunque che iniziare con la coscienza di preservare l’ambiente e la genuinità dei prodotti, la scelta di optare per l’agricoltura biologica affianca l’allevamento già Bio e con un’alimentazione grass feed al 100 per cento. «Produciamo prodotti di qualità dando la dimostrazione che Biellese e Valsesia possono fare eccellenza non solo nel tessile ma pure nell’agroalimentare. Il nuovo step è l’Agriturismo. Abbiamo aperto la “Tenuta la Valletta” a Mottalciata e il “Montana Fold” ad Alagna. Serviamo solo nostri prodotti e ciò che non produciamo direttamente noi lo prendiamo dalle piccole aziende locali, dai formaggi al miele. E’ stato un percorso lungo ma gratificante e lavorare in questo settore non è poi così diverso dal sistema moda. Una buona tagliata, un buon calice di vino, sono molto vicini per cura e passione con cui li facciamo dal modo in cui realizziamo un bellissimo taglio di stoffa: è principalmente una questione di qualità. Nasco come disegnatore e so che per ogni cosa ci vuole il tempo necessario se si vuole fare bene. Del resto è proprio quando sono immerso nella natura, con i miei animali, in quei posti meravigliosi circondati dalle mie montagne che vengono le idee migliori per tessuti di grande successo».

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