Arriva un nuovo ecografo per i pazienti oncologici

Servirà per l’inserimento di cateteri venosi centrali e potrà essere usato anche a domicilio. Donazione degli Amici dell’Ospedale

Un nuovo dispositivo ecografico per l’inserimento di cateteri venosi centrali. La donazione porta la firma dell’associazione Amici dell’Ospedale all’équipe infermieristica della delle professioni sanitarie. Il progetto è stato sostenuto grazie alla donazione di un cittadino biellese in memoria di un proprio caro, che era stato sottoposto a questo tipo di cure. Si tratta di una procedura sempre più utilizzata per i pazienti oncologici per la somministrazione di terapie chemioterapiche antitumorali, ma anche per pazienti che necessitano di nutrizione parenterale totale, terapia antibiotica o altre infusioni per un periodo medio-lungo e per i quali si riscontra difficoltà nell’individuazione dei vasi periferici.

Come funziona

All’Asl Biella, da più di 10 anni, è presente un gruppo di infermieri adeguatamente formati, che hanno acquisito competenze tecniche per il posizionamento di questo tipo di dispositivi e sono in grado di utilizzare questi ecografi in uso in ambito ospedaliero, ma necessitano di essere rinnovati nel tempo. Questi tipi di cateteri consentono la somministrazione di terapie endovenose a medio-lungo termine, come la chemioterapia, la nutrizione parenterale, terapie antibiotiche, emotrasfusioni e infusioni in pazienti con patrimonio venoso difficoltoso. Grazie alla trasportabilità di questo ecografo, i posizionamenti avvengono direttamente al letto del paziente nei reparti di degenza, in ambulatorio, in regime di day hospital e anche al domicilio.

L’ecografo, del valore di 16.500 euro, consente di visualizzare i vasi, la traiettoria dell’ago durante la puntura e, grazie a un sistema di navigazione che fornisce informazioni in tempo reale sulla posizione della punta del catetere, permette nell’immediato di monitorare la progressione del catetere verso la giunzione cavo-atriale del cuore e, grazie al metodo dell’Ecg intracavitario, consente la verifica corretta della posizione. Il team accessi venosi dell’Asl, composto da infermieri specificamente formati, ha incrementato molto l’attività di impianto negli ultimi anni, passando da 600 cateteri richiesti nel 2019 a oltre gli 800 negli anni 2022-23.

I commenti

La direttrice delle professioni sanitarie Antonella Croso ha detto: «Questa donazione conferma una grande attenzione per la sanità e la comunità e consentirà di migliorare l’assistenza e la qualità di vita dei pazienti». Ha aggiunto la referente aziendale del “Picc team”, Gabriella Busca: «L’utilizzo di questa tipologia di ecografi è fondamentale per il posizionamento di cateteri venosi a inserzione periferica tipo Picc e Midline ai pazienti adulti. L’impiego di questo ecografo avrà una ricaduta importate in ambito ospedaliero per i pazienti ricoverati e anche a domicilio». Alberto Petti, responsabile dell’Ingegneria clinica ha spiegato: «L’innovazione della tecnologia è continua e deve coprire tutti gli ambiti, clinici diagnostici e assistenziali». Leo Galligani, presidente degli Amici dell’Ospedale, ha parlato di «tecnologia di alto livello: si tratta di un apparecchio per immagini che segue il percorso di un catetere che va lungo i vasi e deve arrivare all’imbocco del cuore. La qualità della cura passa anche attraverso donazioni di questo tipo, che si affiancano alle grandi apparecchiature ad alta tecnologia, ma che concorrono a mantenere alto il livello di innovazione. L’associazione ringrazia la famiglia biellese che ha voluto rimanere anonima. Infine i commenti del direttore generale dell’Asl Mario Sanò: «Ci uniamo ai ringraziamenti e oltre a quelli per la famiglia e gli Amici dell’Ospedale, dico grazie all’équipe infermieristica che esegue queste procedure e che esprime grande professionalità nel proprio lavoro».

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