Ospedale, un concerto per dare sollievo ai malati

L’arpa di Fabio Dusio e la voce di Simona Spinoglio hanno allietato i pazienti del day hospital

In occasione della Giornata Mondiale del Malato, i pazienti del Day Hospital dell’Ospedale di Biella sono stati sorpresi dalle melodie dell’arpa celtica di Fabio Dusio e dalla voce di Simona Spinoglio. Il duo ha riempito di note le sale d’attesa del day hospital dell’ospedale, coinvolgendo pazienti e personale in un’esperienza unica e ricca di emozioni.

Il concerto ha rappresentato una preziosa occasione per celebrare la Giornata Mondiale del Malato, regalando un momento di spensieratezza e meditazione ai presenti, riconoscendo l’importanza di trattare la malattia non solo con cure mediche, ma anche con gesti di gentilezza e attenzione verso il benessere psicologico dei pazienti.

«In ciascuna sala d’attesa era presente un’energia unica e completamente diversa dalle altre» ha spiegato Nadia Raviglione, già fisioterapista dell’ospedale e promotrice e organizzatrice dell’evento. «Credo che un’esperienza come quella del concerto ‘Il canto che cura’ debba essere riproposta non solo al Day Hospital, ma anche in reparti con situazioni particolarmente difficili. Ringrazio i reparti che hanno accolto questa iniziativa e in modo particolare la Coordinatrice infermieristica Marisa Beltramo e l’Ufficio Comunicazione e URP per la loro disponibilità e cortesia. Con l’aiuto di tutti abbiamo potuto portare una nota insolita nella quotidianità del Day Hospital».

«Tutto il personale del Day Hospital desidera ringraziare per questo apprezzato dono musicale. È stato un onore poter ospitare questi artisti nelle nostre sale d’attesa: nonostante fosse un giorno caotico, la grande sensibilità degli artisti, la musica e il canto hanno sapientemente contribuito a distendere gli animi e a regalare a pazienti e operatori un momento di serenità» ha commentato Marisa Beltramo, coordinatore infermieristico del Day Hospital.

Simona Spinoglio, cantante, ha dichiarato che «aprire spazi di musica meditativa in un luogo di cura in cui dalle mascherine spuntano sguardi tesi, incuriositi, spaesati, accoglienti è un’esperienza che è entrata nello spazio del mio cuore». Mentre Fabio Dusio, arpista, ha spiegato come “da secoli la musica ha avuto un ruolo di cura in culture lontane e vicine alla nostra. Mi sono sentito accolto, onorato e grato di poter risuonare nelle sale d’aspetto insieme ai pazienti e al personale».

L’iniziativa, accolta con entusiasmo e gratitudine sia dai pazienti sia dai professionisti, ha dimostrato quanto la musica sia un potente strumento terapeutico, capace di creare momenti di gioia, condivisione e spensieratezza.

L’As ha ringraziato Nadia Raviglione per aver donato con grande sensibilità un momento speciale ai pazienti e al personale del Day Hospital dell’ospedale.

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