Profumo di benzina e rombo di motori: ecco il Revival Lana - Foto

Sabato pomeriggio tanto pubblico in piazza Duomo per ammirare le auto storiche al via dell’evento che ricorda il Lana 1974

Tanto pubblico, tante auto, molta “musica” di motori e quell’odore di benzina che piace tanto agli appassionati delle quattro ruote. Il 2° Revival Rally Lana è stato un grande successo organizzativo di ACI Biella e Veglio 4x4, molto apprezzato da chi si è affacciato nel pomeriggio di sabato in piazza Duomo a Biella: dalle 15 l’esposizione di una cinquantina di vetture di fronte al Duomo e al Battistero (le altre 150 hanno trovato posto in piazza Martiri). Tra loro anche alcuni veri gioielli: Lancia Fulvia, Stratos, Barchetta solo per citarne alcune.

Alle 19 in punto la partenza della “gara”, una regolarità a tempo senza classifica finale come vuole la formula di Ruote nella Storia, il format di ACI voluto per avvicinare sempre più persone a questo mondo. Cliccando qui un video della partenza.

Con il numero 1 una Fiat 1100 del 1960 condotta da Alessandro Labagnara e Lisa Peuto. Con il numero 2 la Triumph TR3A del 1961 di Roberto Perino e Alberto Perotto. Con il numero 3 la MG B del 1963 di Roberto Danasino e Giuliana Ceria. Sono queste le tre “nonnine” di questa edizione. Applausi per loro e per tutte le altre auto partecipanti.

Grande, grandissimo entusiasmo per le tre Stratos: la 9 di Leopold Popper e Alessandro Sella, la 18 di Fabio Airoldi e Thomas Pitton, e la 28 di Federico Buratti e Marco Gavioli. Il rumore del loro motore ha infiammato i presenti, così come le sgommate al via. Particolarmente bella anche le Cobra MKIII numero 6 di Andrea Ciocchetti e Romina Pietracatella. Affascinanti le Fiat 500, auto senza tempo, così come le tante Lancia Fulvia (almeno una ventina), a cui, come detto, era dedicato l’evento. E poi via via le altre sino ad arrivare ad alcune auto immatricolate nel 2023. Sì, perché questo revival era aperto a tutti, auto storiche, auto moderni, piloti esperti e giovani che si affacciano per la prima volta al mondo del rallysmo. In questa occasione in una gara di regolarità a tempo, ma senza classifica, quindi esclusivamente contro se stessi e contro cronometri e pressostati, come vuole il regolamento di “Ruote nella Storia”, manifestazione fortemente voluta da ACI Sport per avvicinare nuove leve a questo mondo.

Il salotto di Biella ha ricevuto anche alcuni ospiti d’onore. C’era Piero Liatti, indimenticato pilota andornese vincitore del Monte Carlo nel 1997 su Subaru Impreza, c’era Corrado Pinzano, organizzatore del Rally Lana moderno e impegnato quest’anno nel Trofeo Italia Rally, la seconda serie italiana. E poi i vincitori del Lana del 1974 a cui è dedicato questo Revival: il pilota Gianni Besozzi e il navigatore Alessandro Brusati che trionfarono su Lancia Fulvia. E con loro anche Piero Spriano,uno di papà della mitica Barchetta made in Biella. E poi uno dei navigatori grandi protagonisti del campionato italiano: Pietro Elia Ometto, in questa occasione sul sedile a fianco di Marta Carello su Lancia Fulvia numero 26.

A far gli onori di casa gli organizzatori di questo evento: il presidente di ACI Biella Andrea Gibello, poi impegnato in strada con la Porsche 911 Speedster numero 29 insieme a Diego Pontarollo; Denis Cortese e Luca Prina di Veglio 4x4; Gabriele Bodo, presidente della commissione sportiva di ACI Biella; il sindaco di Biella Claudio Corradino; il vicesindaco Giacomo Moscarola; l’assessore regionale Michele Mosca.

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