I Vescovi piemontesi dal Papa

Il Santo Padre: «Siate portatori di pace, di dialogo e di misericordia»

In una settimana densa di emozioni e confronti, i vescovi della Conferenza Episcopale del Piemonte e della Valle D’Aosta hanno compiuto la Visita ad Limina Apostolorum, un evento di cadenza quinquennale ma che ormai, per i motivi legati alla pandemia, non si svolgeva più da maggio 2013. L’obiettivo? Presentare al Santo Padre e ai suoi collaboratori il vibrante Popolo di Dio che anima le loro diocesi.

Il Vescovo di Biella, mons. Roberto Farinella, ha sottolineato l’importanza di questi giorni, durante i quali è emersa una “foto” dettagliata della realtà delle comunità diocesane, rappresentando il volto della loro grande famiglia ecclesiale.

«È stato un momento di autentica comunione tra noi vescovi della Regione Ecclesiastica Piemontese» ha esordito il vescovo, raccontando queste giornate. «La Visita ad Limina ci ha impegnato su due fronti: la preparazione di un rapporto che tenesse conto delle situazioni delle rispettive Diocesi e l’incontro con il Santo Padre, il quale ci ha rivolto parole di incoraggiamento. Inoltre, abbiamo avuto incontri con i singoli Dicasteri».

L’incontro con i vari Dicasteri della Curia Romana ha scandito le giornate dei vescovi, permettendo loro di relazionare sullo stato della propria diocesi e di arricchirsi con confronti e uno sguardo sulla Chiesa universale.

«Dopo una presentazione del cardinale prefetto» spiega mons. Farinella «a turno, uno dei vescovi del Piemonte ha illustrato al dicastero la situazione generale delle diocesi. Nel mio intervento, mi sono focalizzato sui temi legati alla vita laicale e giovanile. Successivamente, il cardinale prefetto ha spiegato il funzionamento del proprio Dicastero, la sua utilità, presentando i membri e dando luogo a un proficuo scambio di idee tra vescovi, prefetto e gli altri membri del dicastero».

Sinceri momenti di dialogo costruttivo hanno quindi animato gli incontri, continua a raccontare il vescovo Roberto.

«Durante queste conversazioni, abbiamo affrontato una vasta gamma di temi, tra cui la pastorale, l’urgente necessità di evangelizzazione, la questione delle vocazioni, il ruolo dei giovani, l’incoraggiamento per la vita cristiana e le sfide comuni che affrontano le diocesi in Italia ed Europa. La presentazione delle tematiche fatta in maniera unitaria ha sottolineato l’importanza della comunione episcopale. Così come il presbiterio è responsabile della propria diocesi con il vescovo» conclude il presule «allo stesso modo i vescovi, insieme, sono responsabili del cammino dell’intera Chiesa, portando ad un reciproco arricchimento».

Non di sole lunghe riunioni e palazzi antichi si è composto il viaggio dei vescovi piemontesi. L’idea di Visita ad Limina infatti è strettamente legata a quella di pellegrinaggio, in questo caso sulle orme dei santi Pietro e Paolo, Principi e Martiri della Fede, visitando le principali basiliche romane.

I vescovi si sono quindi recati sulla tomba dell’apostolo Paolo nella Basilica di San Paolo fuori le mura e su quella di Pietro nella celeberrima basilica vaticana, ma anche nella basilica di San Giovanni in Laterano, Cattedra di Roma e madre e capo di tutte le chiese, e in quella di Santa Maria Maggiore. Proprio qui, mercoledì mattina alle prime luci dell’alba, si è vissuto un momento di particolare intensità con la celebrazione della Messa ai piedi dell’effigie della Salus Populi Romani. A presiedere la Messa il vescovo di Ivrea, mons. Edoardo Cerrato, che ha voluto dedicare un pensiero speciale a san Francesco di Sales e ai giornalisti, di cui è il patrono.

Il culmine della Visita ad Limina è avvenuto giovedì mattina, con l’incontro diretto e schietto dei vescovi con il Santo Padre. Un dialogo sincero che ha permesso di condividere le realtà delle diocesi e le sfide quotidiane.

Nel pomeriggio, dopo aver visitato gli ultimi dicasteri, i vescovi si sono recati nuovamente alla Basilica di San Paolo fuori le mura per recitare i vespri solenni insieme al Papa, celebrando la festa della Conversione di San Paolo ed unendosi alla settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

Nell’incontro con il Papa i vescovi hanno ricevuto la conferma della fiducia e dell’appoggio del Santo Padre. Questi ha esortato i rappresentanti a rinnovare con nuovo slancio il loro impegno quotidiano per consolidare la pace, il dialogo e la misericordia nelle loro diocesi.

In un momento in cui il numero delle vocazioni al sacerdozio è indubbiamente in calo ha incentivato i presuli piemontesi a non dimenticarsi dei seminari, anzi a prendersi veramente cura di questi. Ha sottolineato poi l’importanza della preghiera e della fiducia costante in Gesù Cristo per mantenere la coerenza dottrinale e pastorale, promuovendo l’unità nella diversità all’interno della Chiesa cattolica, valorizzando anche la sincera devozione popolare e il sentimento di pietà che da questa nasce. Un appello, quindi in generale, a contribuire alla costruzione di una comunità più ampia, capace di superare confini geografici e culturali e di fare innamorare sempre più ardentemente di Cristo, nostro Salvatore.

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