La festa di San Francesco di Sales in Seminario

Domani e giovedì: saranno ricordati gli anniversari di ordinazione dei sacerdoti

Dopo avere ricordato l’anno scorso il quarto centenario della morte di San Francesco di Sales, nella consueta data del 24 e 25 gennaio, la Festa del Santo ritorna per essere celebrata in modo sempre solenne nel Seminario vescovile di Biella, posto sotto la sua protezione.

È anche l’occasione per festeggiare tanti confratelli che vedono segnate le tappe del proprio cammino ministeriale: ricordiamo tra tutti i 65 anni di servizio di don Marco Rondi e i 60 di don Renato Bertolla, don Clementino Boschetto e don Giuseppe Fabbri, unitamente al padre Giancarlo Bruni, oltre a tanti altri.

Ma questa ricorrenza si propone per tutti i credenti, anche come momento ecclesiale per riflettere sul modello sacerdotale che il Santo indica, ponendo in luce le odierne difficoltà della proposta della fede in una società tanto refrattaria alla diffusione dell’evangelizzazione, quanto lontana da una proposta comunitaria di educazione cristiana.

San Francesco di Sales, che pure visse in un’epoca di forti contrasti anche in campo religioso, maturò, in un percorso sofferto, la convinzione che la formazione alla fede attraverso il metodo del dialogo e della direzione spirituale fosse l’unica vera forza per applicare in profondità la riforma del clero indicata dal Concilio di Trento.

Gli elementi educativi della conversazione fraterna sulle cose di Dio, condivisa tra presbiteri e laici, unitamente ad una proposta integrale sulla vita spirituale, costituiscono un messaggio quanto mai attuale, che invita tutta la Chiesa a ripartire da piccole comunità di fede, incamminate in percorsi concreti di preghiera e di carità.

Mentre in tante diocesi si cerca di creare luoghi sempre più specialistici per riunire i candidati al sacerdozio, la riflessione sulla figura del Santo in quanto formatore ci invita a considerare come metodo pedagogico anche gli aspetti del confronto comunitario, costruito insieme a laici di solida fede ed esperienza, con forme di esperienza e vita comunitaria, condivisa con gli studenti sin dagli anni della formazione.

Francesco di Sales, costretto dalle vicende storiche ad amministrare la propria diocesi lontano dalla sede episcopale, non si perse d’animo, ma facendo appello alla propria confidenza nello Spirito e con una costanza incrollabile, seppe inventare modalità nuove per dialogare ugualmente con i fedeli, ad esempio attraverso una fitta rete di messaggi recapitati al domicilio (quasi un anticipo dei nostri sms), che a volte addirittura riuscivano a sorprendere e convertire molti avversari. Se le modalità del suo essere prete contenevano già alcuni caratteri della comunicazione contemporanea (San Francesco è anche il patrono dei giornalisti), il suo primo segreto fu certo fondato sull’ardore che proveniva da un cuore infiammato nello Spirito Santo e che altrettanto si effondeva sui cuori: “cor ad cor loquitur”, come egli stesso scrisse all’Arcivescovo di Bourges: “Quantum vis ore dixerimus, sane cor cordi loquitur, lingua non nisi aures pulsat”. “Per quanta forza possiamo mettere nella voce, se il cuore non parla al cuore, la lingua non fa altro che vibrare i timpani”. L’intensità di un amore così fortemente spirituale è certo dono dello Spirito, ma non si ottiene se non passando attraverso la croce, la fatica dell’impegno e l’umiltà, anche accettando tanti sbagli, e ricominciando - come egli stesso sostiene nella ‘Introduzione alla vita devota’ - con rinnovata fiducia: “dagli stessi propri errori che obbligano a una continua conversione”. Molti sacerdoti convergeranno in Seminario il 24 ed il 25 gennaio per affidare ancora la Chiesa biellese alla protezione del Santo, a partire dal carissimo Seminario vescovile, per una continua conversione... Non può esserci augurio migliore per i cari Confratelli che festeggiano i propri anniversari: sentire l’avventura della fede come una nuova e “più matura giovinezza”.

I sacerdoti festeggiati quest’anno

65° anniversario: don Marco Rondi; 60° anniversario: padre Gian Carlo Bruni O.S.M., don Renato Bertolla, don Clementino Boschetto, don Giuseppe Fabbri; 55° anniversario: padre Luciano Acquadro C.O., don Silvano Cuffolo, can. Carlo Gimilini, don Giuseppe Lajolo; 50° anniversario: can. Roberto Lunardi, don Giovanni Zacchero Gambro; 45° anniversario: don Giuseppe Papagni S.D.B., don Giovanni Moriondo S.D.B.; 30° anniversario: mons. Roberto Farinella; 25° anniversario: can. Paolo Boffa Sandalina, can. Luigi Tajana; 20° anniversario: don Gianluca Blancini, don Carlo Borrione, don Marco Archimede Vitali, diacono Gianni Baro.

Il programma

MERCOLEDì 24 GENNAIO

♦ La comunità del Seminario festeggerà la sua festa patronale aperta a tutti gli amici e sostenitori mercoledì 24 gennaio con la S. Messa solenne alle ore 19. Seguirà la cena a buffet.

GIOVEDÌ 25 GENNAIO

♦ Ore 9.30, sala Ferraris: accoglienza e preghiera dell’Ora Media - Comunicazione di alcuni accorgimenti da parte dell’ANA (Associazione Nazionale Alpini) in vista dell’Adunata 2025 e l’accoglienza di eventuali gruppi.

♦ Incontro di conoscenza della nuova equipe formativa del Seminario Diocesano di Novara in cui sono accolti i nostri seminaristi: don Marco Barontini rettore, don Mauro Baldi vicerettore, don Massimo Casaro padre spirituale.

♦ Comunicazioni rispetto l’andamento dell’Ente Seminario e Opera Sacerdoti Anziani.

♦ Ore 11.30: CONCELEBRAZIONE EUCARISTICA con tutti i sacerdoti festeggiati e i presenti presieduta da mons. Alceste Catella, vescovo emerito di Casale Monferrato.

♦ Ore 12.45: pranzo fraterno in Seminario

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