Statio penitenziale a San Paolo

Il Vescovo celebra alle 18,30 la prima domenica di Quaresima

Domenica 18 febbraio, Prima del Tempo di Quaresima, il vescovo mons. Roberto celebra la “statio” penitenziale nella parrocchia di San Paolo di Biella, alle ore 18.30.

Si tratta di una sosta significativa dell’iter quaresimale domenicale, in cui nella celebrazione eucaristica vespertina, il vescovo medita il Vangelo del giorno. Tradizionalmente in questa Domenica, la liturgia presenta alla riflessione orante l’ evento in cui Gesù di Nazaret, ritirato in preghiera e digiuno nel deserto di Giuda, viene tentato da Satana e servito dagli angeli. In queste domeniche del cammino quaresimale, un filo conduttore associa tra loro i brani del Vangelo componendo una struttura penitenziale, battesimale che conduce alla Pasqua.

Ci troviamo dunque nella bella comunità di san Paolo in Biella e nella sua spaziosa e capiente chiesa. La parrocchia deriva dalla Confraternita di S. Paolo ed Elisabetta che un tempo aveva una chiesa nell’attuale piazza Primo Maggio. Si convenne inseguito, per la costruzione della chiesa di san Paolo, in un luogo che si pensava ospitasse una grande espansione della città. E così fu.

Nel 1914 partirono i lavori del sacro tempio, fu terminato nel 1918 e nel 1928 si fondò la Parrocchia, guidata nel tempo da parroci di grande statura pastorale: don Buratti, don Vitale ed oggi don Nelva. La popolazione del quartiere raggiunse anche i 12.000 abitanti, attualmente si aggira sui 10.000. Una parrocchia viva, un oratorio abitato da tanti giovani, ragazzi, animatori e volontari che ne fanno un centro educativo con una pastorale giovanile di eccellenza. Celebrazioni liturgiche curate e molto partecipate, tante iniziative sul versante della carità e delle missioni. Pregare insieme ai “ sanpaolini” come vengono affettuosamente chiamati i fedeli che frequentano la comunità è un momento bello e significativo di vita ecclesiale diocesana. Ed acquista un senso ancor più pregnante in questo Anno della Preghiera che ci prepara al grande Giubileo del 2025.

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