Legambiente, 7 milioni di persone "respirano" smog e gas nocivi

Secondo Legambiente - che cita le stime dell'Agenzia ambientale europea - nonostante siano «riconducibili all'ozono 13.600 morti premature in Europa nel 2015, di cui 2.900 solo in Italia, l'importanza di questo inquinante viene spesso sottovalutata». Facendo un confronto con chi ha superato anche la soglia di inquinamento per le polveri sottili - viene spiegato dal report - che «sono 31 quelle che risultano 'fuorilegge' per entrambi gli inquinanti: sommando i superamenti di queste due categorie di inquinanti la classifica delle peggiori vede al primo posto Cremona con 178 giorni di inquinamento rilevato (105 per le polveri sottili e 73 per l'ozono); a seguire Pavia 167, Lodi, Mantova e Monza con 164 giorni, Milano 161 e Alessandria con 160. Delle 31 città con un inquinamento costante tutto l'anno, 28 superano i 100 giorni, e 16 superano addirittura i 150 giorni». A queste bisogna aggiungere le città dell'area padana e Frosinone e Terni. In tutto, osserva Legambiente, «la popolazione residente in questi capoluoghi arriva a circa 7 milioni di abitanti che, in pratica, hanno respirato polveri e gas tossici e nocivi circa un giorno su due nel peggiore dei casi (Cremona), al massimo uno su quattro nel caso di Biella che chiude la classifica con 87 giornate». Legambiente fa presente come questa situazione si traduca «in problemi di salute, costi per il sistema sanitario e impatti rilevanti sugli ecosistemi: le morti premature

attribuibili all'inquinamento atmosferico - ricorda citando l'Agenzia ambientale europea - nel nostro Paese sono oltre 60 mila l'anno. Senza contare che in Italia i costi collegati alla salute derivanti dall'inquinamento dell'aria si stimano (al 2010) tra i 47 e i 142 miliardi di euro».

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