Patente falsa e guida in stato di ebbrezza: denunciato

Nei giorni scorsi si è verificato nella zona lungo la Trossi, un incidente stradale. Intervenuta prontamente una pattuglia della Polizia Locale, durante i normali rilievi gli agenti si insospettivano per il comportamento del guidatore, che appariva in stato di ebbrezza. Effettuati i controlli tramite esame ematico svolto in ospedale, dove era stato nel frattempo trasportata la persona fermata, risultava superato il limite del tasso alcolemico (si intende la concentrazione di etanolo nel sangue di un determinato soggetto: il Codice della Strada è intervenuto in maniera piuttosto severa nel corso degli ultimi anni nel legiferare la materia della guida in stato di ebbrezza e attualmente il limite consentito è di 0,5 g/litro) previsto dalla legge.
Successivamente sono proseguiti gli accertamenti d’ufficio, inevitabili considerando che la patente straniera appariva artefatta. Così da un’analisi più approfondita è emerso che la stessa, pur nuova, non era caratterizzata dagli elementi di anti falsificazione. A questo punto, dopo una perizia effettuata con strumenti appositi, gli uomini del comando di via Tripoli 48 hanno constatato la falsità del documento. Il conducente è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e per uso di patente falsa; mentre il mezzo è stato sottoposto a fermo amministrativo.
«Si tratta della seconda patente falsa che gli Agenti di Polizia Locale hanno intercettato in un mese – dice il vicesindaco e assessore alla Polizia locale Giacomo Moscarola -. L’attenzione dei nostri Agenti è sempre elevata e per questo li ringrazio perché assolvono il proprio compito con impegno, competenza, responsabilità e grande professionalità, garantendo la sicurezza e l’ordine. Spesso sui social si leggono commenti ironici o di scherno, stereotipi e frasi fatte sui rapporti fra cittadini e Polizia Locale. Sono convinto che la percezione di quanto importante, in realtà, sia il lavoro di questi dipendenti pubblici a servizio quotidiano dei cittadini su frontiere anche complesse, non venga ancora del tutto compreso. Ma sono altresì fortemente convinto che la loro opera sempre più mirata per intervenire in situazioni particolari verrà sempre di più compresa e apprezzata».

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