A Candelo è polemica per i dissuasori arancioni

Fanno discutere a Candelo gli speed check installati in alcune vie nel tentativo di ridurre la velocità dei mezzi: si tratta delle colonnine arancioni diffuse in molti comuni. Contro questo investimento, realizzato durante la scorsa legislatura, si schiera Elettra Veronese, capogruppo della minoranza “Candelo per tutti”, che ha presentato un’interpellanza. Dice: «Sono dispositivi che sembrano un autovelox, ma in realtà non rilevano alcunché, perché sono vuoti. Sono paragonabili a banali cartelli stradali, ma molto più costosi: la loro funzione deterrente ha avuto breve scadenza ed è criticabile quanto il loro stesso acquisto. Queste colonnine» prosegue Veronese «possono essere utilizzate per il controllo della velocità a precise condizioni: all'interno deve essere inserito un dispositivo che sia stato omologato e deve essere presente una pattuglia. Di fatto sono stati spesi più di 10mila euro per avere scatole vuote».

L’articolo completo è su Il Biellese del 10 settembre.

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