Tanta gente oggi pomeriggio a Rosazza per l’apertura della bottega “La Siunera”. «Un nome che richiama le origini e la storia della nostra valle» ha spiegato il sindaco Francesca Delmastro che, con l’amministrazione comunale è stata la promotrice del ritorno in paese del negozio. «Il nome siunera deriva infatti dal termine dialettale siun che identifica un particolare tipo di erba, quella da sfalcio, che veniva raccolta in vetta dalle donne valligiane per nutrire il bestiame». La storia di questa riapertura ha visto coinvolta l’intera comunità, come ha spiegato ancora il sindaco: «È una storia che parte da lontano, dall’acquisto delle mura dove è stato riaperto il negozio. L’abbiamo potuto fare grazie alla donazione di un privato che ha preferito rimanere anonimo e della Pro Loco. Per inciso, qui a Rosazza credo vi sia l’unica Pro Loco che invece di chiedere contributi al Comune, dà i propri fondi per aiutare l’amministrazione». L’amministrazione comunale ha quindi affidato all’architetto Giacomo Ferraro Fogno il progetto di recupero dello stabile.
«Poi abbiamo potuto contare anche sulla collaborazione con Fondazione BIellezza» ha aggiunto Francesca Delmastro «che ha offerto i fondi per arredare il negozio. Gli arredi sono stati realizzati in legno da un falegname biellese Simone Mazzucchetti. Siamo quindi arrivati all’inaugurazione dell’attività».
Il bando per l’assegnazione è stato vinto da Benedetta Mondelli che è la titolare della bottega del Vandorno. «Nel bando il Comune ha posto grande attenzione soprattutto ai servizi che saranno assicurati alla popolazione. Nella bottega vi saranno oltre a generi alimentari e non, anche un piccolo info point e una vetrina con prodotti tipici del territorio per dare una risposta anche alle esigenze dei turisti. Altro aspetto positivo è stata la vittoria del bando delle Botteghe che ha consentito di avere la certezza della copertura delle spese di avvio dell’attività per il primo anno».
Ha aggiunto Paolo Zegna, presidente di Fondazione BIellezza: «Rosazza è uno dei borghi più belli dove vediamo un grande attivismo da parte dell’amministrazione comunale, un forte aumento del flusso turistico. Registriamo un nuovo gioiello del turismo biellese che noi abbiamo voluto incentivare con un doppio contributo: aiutare ad assumere una persona che si occuperà della pulizia del borgo per renderlo ancora più piacevole e aiutare la riapertura della bottega, l’emporio del paese, perché desse un tono di vita non solo per i residenti, 100 in inverno molti di più in estat4, ma anche per tutti i visitatori. Una bottega dove cercheremo di far conoscere alcuni dei prodotti più caratterizzanti, più particolari che noi pensiamo possano attrarre l’attenzione dei visitatori. Quindi una collaborazione pubblico-privata insieme al Comune che si sta aprendo a molti visitatori e un modo per far parlare meglio del Comune e di tutto il Biellese. Questo il contributo che BIellezza ha voluto dare».