Addio a Paolo Tavolaccini, uno degli ultimi grandi della politica biellese

A funerali avvenuti, come espressamente richiesto nelle ultime volontà del defunto, la famiglia ha annunciato la scomparsa di Paolo Tavolaccini, personaggio di spicco della vita politica, ma non solo, biellese. Da tempo sofferente per un male che lo aveva colpito a più riprese e contro il quale ha lottato con grande forza e determinazione, Tavolaccini, che aveva 79 anni, era molto conosciuto a Biella per la sua lunga carriera di notaio, nel suo studio di via Repubblica a Biella, ma anche per la sua grande passione politica.
È stato un importante dirigente della Democrazia Cristiana biellese, di cui è stato anche l’ultimo segretario provinciale, prima dell’avvento della Seconda Repubblica. Successivamente fu anche responsabile locale del Partito Popolare, nato dalle ceneri del grande partito cattolico, e successivamente della Margherita, partito in cui militò contribuendo alla nascita, insieme ai democratici di Sinistra, dell’attuale Partito Democratico. Come amministratore Tavolaccini fu per diversi anni apprezzato sindaco di Valdengo, Comune in cui risiedeva. Fino a circa due anni fa fu anche un esponente di spicco della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, in cui fu chiamato dallo storico presidente Luigi Squillario, che lo avrebbe voluto suo successore nel 2015, quando invece venne chiamato a guidare l’ente l’imprenditore Franco Ferraris.
Era anche socio tra i più attivi del Rotary Club Valle Mosso, di cui fu presidente per due mandati consecutivi.
I funerali, celebrati dal parroco don Luigi Bellotti, si sono svolti in forma strettamente privata nella chiesa parrocchiale di Valdengo alla presenza dei familiari. Paolo Tavolaccini, oltre al rimpianto di quanti lo hanno conosciuto volendogli bene e apprezzando le sue straordinarie qualità di uomo di cultura, lascia nel dolore la moglie Rosella e i figli Amedeo e Veronica, con le rispettive famiglie.

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