Andrea Ferraro supera l'ultima barriera: l'atleta Special Olympics ha conseguito la laurea triennale in Scienze Motorie

Andrea Ferraro, atleta Special Olympics, supera un’altra barriera, aprendo una strada nuova e prospettive fino a qualche anno fa impensabili per ragazzi che, come lui, sono affetti da autismo ad alto funzionamento. Il ventitreenne atleta studente biellese ha conseguito da poche settimane la laurea triennale in scienze delle attività motorie e sportive all’Università degli studi di Asti.
Titolo della tesi, realizzata con il supporto del tutor Marco Cren, è “Sport e disabilità: un connubio vincente. Il movimento Special Olympics International”.
Un elaborato di 61 pagine, nelle quali Andrea ha parlato dell’importanza dello sport come strumento di inclusione, in modo particolare per le persone disabili, descrivendo poi il mondo Special Olympics e raccontando la propria esperienza da atleta.
Nella prefazione dell’elaborato, presentata anche nel corso della convention team Piemonte Special Olympics il giorno dell’Oremo Run, Ferraro ha utilizzato un famoso pensiero espresso nel 2000 da Nelson Mandela: «Lo sport ha il potere di cambiare il mondo. Ha il potere di ispirare, di unire le persone in una maniera che pochi di noi possono fare. Parla ai giovani in un linguaggio che loro capiscono. Lo sport ha il potere di creare speranza dove c’è disperazione. È più potente dei governi nel rompere le barriere razziali, è capace di ridere in faccia a tutte le discriminazioni».
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