Aziende, il Cappellificio Biellese 1935 “ringiovanisce” e presenta la nuova collezione donna

Cappellificio Biellese 1935 cresce, ringiovanisce ancora e abbraccia il mondo della donna.
Sicuramente il 2020 è un anno che ricorderemo tutti, ma nonostante le difficoltà Cappellificio Biellese 1935 cresce più che raddoppiando i numeri del 2019.
La novità più importante si ha sulla donna, dove per la stagione autunno-inverno 2021 verrà per la prima volta presentata una collezione dedicata tutta al mondo femminile, anche se lo stile manterrà intatta l’identità attuale.
A sviluppare la collezione donna è stata Martina Poletti, giovanissima ventiduenne neo-diplomata all’Its Tam di Biella entrata a far parte del team da settembre.
Soddisfatto l’amministratore delegato Luca Murta commenta: «Se il nostro obiettivo è quello di ringiovanire il più possibile il cappello, per farlo non possiamo che dare spazio ai giovani, anzi, giovanissimi. Per il 2021 è difficile fare previsioni, per cui saremmo contenti di bissare quanto fatto nel 2020, aggiungendo qualche soddisfazione come l’ingresso negli store Rinascente già da questo Natale».

L’azienda
Il Cappellificio Biellese è stato fondato da un gruppo di amici nel 1935 nel paese di Andorno Micca, in un periodo in cui l’arte del cappello era importante. Ora come allora, un gruppo di amici si mette in gioco per valorizzare con passione un accessorio di moda senza tempo. A guidare l’azienda, dal 2017, è un team di giovani imprenditori che, nel 2019, si è ampliato raggiungendo una compagine di 8 persone.
Attualmente Cappellificio Biellese 1935 esporta in Australia, Hong Kong, Korea, Svezia, UK, Stati Uniti, Spagna, Belgio, Singapore, Taiwan e Giappone.
L'obiettivo è consolidare questi mercati e crescere in altri, dove l'abbigliamento di altissima gamma è ricercato da grosse fette di mercato, affiancando in futuro, oltre al cappello, anche altri accessori che mantengano intatto lo stile di CB1935.

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