Aziende, il lanificio Guabello adotta la certificazione etico-sociale SA8000

Ulteriore dimostrazione del costante interesse e impegno dello storico lanificio sul tema della sostenibilità.

È passato ormai quasi un anno da quando, in agosto, una piccola parte dello stabilimento a Mongrando di Guabello è stato coinvolto in un incendio, probabilmente causato da un piccolo corto circuito. La zona interessata dall’incendio, principalmente incentrato nell’ufficio commerciale, è stata completamente ristrutturata e messa a nuovo, con ulteriori investimenti per implementazioni della struttura.
«È con il costante interesse a migliorarsi, non solo a livello produttivo, ma anche sociale, che Guabello ha saputo rialzarsi in seguito a questo incidente, in particolare grazie al continuo interesse al tema della sostenibilità, non esclusivamente ambientale. Fondamentale per l’azienda è l’attenzione che da sempre rivolge alle persone che fanno parte dell’azienda e che contribuiscono ai suoi successi. Sono proprio le persone che costituiscono Guabello ad essere la ragione dell’ultimo successo del lanificio in tema di sostenibilità» fanno sapere dal lanificio.
Al momento del conferimento della certificazione ISO 14001, a maggio 2018, era stata preannunciata l’intenzione di perseguire l’ottenimento di un’ulteriore certificazione, la SA 8000:2014, entro il 2019. Quest’ultima certificazione è stata, infatti, ottenuta con successo da Guabello a fine 2018, a conclusione di un percorso iniziato a gennaio dello stesso anno.
La certificazione SA 8000 costituisce il primo standard universale, di tipo volontario, di certificazione etico-sociale riguardo alla qualità del posto di lavoro. Le fondamenta di tale certificazione sono costituite dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Uomo, dell’ILO (International Labour Organization), delle convenzioni dell’ONU e dei diritti nazionali. Ciò che va a garantire la certificazione è il rispetto dei diritti di tutto il personale dell’azienda, basato su un sistema di gestione volto al miglioramento continuo e al rispetto dei nove principi cardine della normativa, basati sul costante impegno alla lotta nei confronti del lavoro minorile, del lavoro forzato e di quello obbligatorio, l’impegno a garantire salute e sicurezza sul luogo di lavoro, assicurare la libertà di associazione e il diritto alla contrattazione collettiva. Si richiede, poi, un impegno concreto a evitare qualsiasi forma di discriminazione e che il personale sia trattato con rispetto e dignità. L’orario di lavoro deve essere conforme agli standard normativi in materia e la retribuzione, oltre ad essere dignitosa, deve rispettare gli standard minimi di settore. Infine, l’ultimo principio, riguardante il sistema di gestione di responsabilità sociale, prevede che tutti questi principi precedentemente elencati vengano rispettati nel tempo attraverso un monitoraggio continuo delle attività e dei risultati ottenuti per dimostrare l’efficacia dei sistemi applicati che hanno portato all’ottenimento della certificazione.
«Il nostro sistema non si basa esclusivamente sulla valutazione delle prestazioni sociali interne all’azienda, ma estende tale valutazione anche ai nostri stakeholders, così da conferire un valore aggiunto all’importanza della consapevolezza degli aspetti legati alla responsabilità sociale derivante dalla certificazione. Il raggiungimento di questo traguardo è stato possibile anche grazie al coinvolgimento dei nostri lavoratori, che, da sempre, contribuiscono attivamente ai successi dell’azienda» fanno sapere da Guabello.

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