Cosmetica Italia, Missione bellezza: Benedetto Lavino al vertice di settore

È biellese il presidente di Cosmetic Italia, l'associazione confindustriale che riunisce, sotto il cappello di Federchimica, 640 aziende del beauty. Benedetto Lavino, ceo di Bottega Verde e dall’agosto scorso già presidente reggente, da febbraio è salito al vertice e resterà in carica fino al 2024.
«Si tratta di un compito di grande responsabilità, che porta con sé un’intensa attività di confronto e crescita, che guarda alle sfide e alle trasformazioni che inevitabilmente investiranno anche il nostro settore» spiega Lavino. «Mai come oggi è fondamentale fare sistema per affermare il valore economico, scientifico e sociale del prodotto cosmetico, indispensabile per la sua industria e per il benessere di ciascuno. Siamo un settore portante per la competitività del Paese e faremo in modo che le istituzioni italiane ed europee ci guardino con interesse e consapevolezza. Nei prossimi mesi ci impegneremo a promuovere la nostra capacità di creare ricchezza e avere un impatto socioeconomico rilevante».
Lavino sarà affiancato nel suo mandato da quattro vicepresidenti: Filippo De Caterina (L’Oréal), Fabio Franchina (Framesi), Filippo Manucci (Intercos Group) e Ambra Martone (ICR Industrie Cosmetiche Riunite) già presidente di Accademia del Profumo.
Intanto è all’orizzonte Cosmoprof Worldwide Bologna 2023, in calendario dal 16 al 20 marzo, fiera di riferimento a livello internazionale per il comparto cosmetico. Procede anche il progetto culturale Milano Beauty Week (dal 27 settembre al 2 ottobre) che ha l’obiettivo di continuare a dare luce alla filiera della bellezza.
«La collaborazione con Cosmoprof ci consente di raccontare il valore delle nostre imprese in tutto il mondo grazie a un format fieristico collaudato, e Bologna, in particolare, si conferma una tappa imprescindibile per tutti gli operatori del settore, nonché un’occasione per richiamare  l’attenzione anche delle istituzioni sull’eccezionalità del nostro comparto» prosegue l’imprenditore.
«Il rilievo dei prodotti e delle nostre imprese dal punto di vista economico, scientifico e sociale si traduce nella capacità di creare un valore che si ripercuote sull’intero Sistema Paese. In particolare, con resilienza e un andamento anticiclico, il settore cosmetico nazionale ha dimostrato di saper fronteggiare le sfide imposte e derivanti prima dall’emergenza sanitaria e poi da uno scenario geopolitico complesso. Secondo le più recenti stime del Centro Studi di Cosmetica Italia il fatturato totale del nostro comparto ha superato i 13 miliardi di euro nel 2022 e nel 2023 oltrepasserà i 14 miliardi con un incremento di oltre 2 miliardi rispetto al periodo pre-Covid».
I dati economici sull’andamento del settore verranno presentati nei giorni della kermesse bolognese. Malgrado le forti tensioni sull’aumento dei prezzi delle forniture e delle materie prime i numeri sono incoraggianti. Le esportazioni, che rappresentano oltre il 42 per cento del fatturato pari a 5,6 miliardi (+15,8 per cento sul 2021), sono stimate a 6,2 miliardi per il 2023 (+10 nel confronto col 2022). E’ positivo anche il mercato interno. I consumi cosmetici in Italia raggiungono infatti gli 11,6 miliardi di euro nel 2022 (+8,9 rispetto al 2021) e si stima che nel 2023 toccheranno i 12,3 miliardi di euro (+6,3 sul 2022).
La grande distribuzione resta il canale più rappresentativo (42,5 per cento dei consumi), seguono la profumeria e al terzo posto la farmacia. In quarta posizione, con dinamiche di crescita importanti, si colloca l’e-commerce che raggiunge il miliardo di euro (+1 per cento nel primo semestre 2023).

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