Elezioni, le istruzioni per votare. Domenica seggi aperti dalle 7 alle 23

Domenica scatta la macchina delle elezioni politiche in tutta Italia. Dovrà essere rinnovato il Parlamento, nei suoi due rami di Camera e Senato, dopo la riforma costituzionale a inizio legislatura, che ha tagliato un terzo dei rappresentanti eletti, per cui domenica saranno scelti 400 deputati e 200 senatori, rispetto ai quasi mille precedenti. Le operazioni di voto si svolgeranno, come di solito è avvenuto ultimamente, solo nell’arco di una giornata, quella di domenica, senza quindi la possibilità di andare a votare al mattino del giorno successivo come avveniva in passato. I seggi saranno però aperti dalle 7 alle 23, dando modo così di potere svolgere il loro dovere di cittadini-elettori anche agli appassionati del week-end o della gita fuori porta che potranno recarsi alle urne al mattino presto o alla sera dopo il rientro a casa. In ogni caso chi riuscirà ad entrare all’interno degli edifici in cui sono stati allestiti i seggi prima delle 23, e a mettersi in fila, potrà votare anche dopo questa scadenza. Per votare occorrerà presentarsi ai seggi muniti di un documento di identità valido (carta di identità, ma anche passaporto o patente) e della tessera elettorale, valida per più consultazioni, su cui dovrà essere apposto il timbro da parte degli addetti alle operazioni di voto in uno degli appositi spazi all’interno. Chi avesse esaurito la propria tessera o l’avesse smarrita, potrà richiederne un duplicato all’ufficio elettorale del proprio Comune di residenza, che resterà aperto nel fine settimana fino alla fine delle elezioni.
Per la prima volta non ci saranno differenze di età tra Camera e Senato e per quest’ultimo potranno votare anche coloro che hanno meno di 25 anni. Il sistema elettorale è identico per i due rami del Parlamento, con qualche differenza: il Senato elegge la metà dei rappresentanti rispetto alla Camera, quindi ha meno collegi, ma più grandi; il calcolo dei risultati per la parte proporzionale, avverrà a livello nazionale per la Camera e regionale per il Senato. Per quanto riguarda la Provincia di Biella gli aventi diritto al voto chiamati alle urne saranno 154.329, calcolati sulla base di una popolazione, al giugno di quest’anno, di 182.192 residenti. Di questa massa di elettori potenziali fanno parte 79.849 donne e 74.480 uomini. I nuovi elettori, cioè coloro che hanno compiuto diciottenni dopo le ultime consultazioni che si sono svolto, nel Biellese sa- ranno 796, pochi a causa della scarsa crescita demografica del nostro territorio. Di questi 409 sono maschi e 387 sono femmine.
Un’ultima curiosità riguarda i residenti all’estero, che hanno diritto di votare attraverso ambasciate, consolati o per corrispondenza scegliendo i candidati preferiti nelle liste riservati ai collegi elettorali per gli italiani all’estero o che potevano anche scegliere di rientrare per il voto in Italia, sono complessivamente 12.864, di cui 6.582 maschi e 6.282 femmine.
Le sezioni elettorali disseminate in tutto il territorio provinciale per accogliere gli elettori domenica prossima sono 211, di cui una speciale, dedicata a persone con problemi di deambulazione, salute o disabilità, che nelle settimane precedenti hanno potuto fare richiesta all’ufficio elettorale del proprio Comune di essere inseriti nella lista di coloro i quali potranno esprimere il loro voto a casa o in ospedale senza spostarsi, grazie a una commissione elettorale “mobile” che li raggiungerà dove si trovano.
Lo spoglio delle schede per stabilire il risultato di queste elezioni verrà fatto subito non appena saranno chiusi i seggi e durerà nella notte fino alla conclusione delle operazioni.

COME SI VOTA
Domenica si voterà su due schede: una gialla per il Senato e una rossa per la Camera. Sulle schede gli elettori troveranno il nome del candidato nel collegio uninominale, nella parte superiore di ogni sezione, e sotto le liste del collegio plurinominale, con il contrassegno di ciascun partito e il nome dei candidati che si presenta da solo o in coalizione con altri. Per esprimere il voto basterà crociare il simbolo del partito preferito; in questo modo sarà possibile votare, oltre che per il proprio partito, anche per i candidati indicati nella lista proporzionale e per quello indicato come rappresentante nel collegio uninominale. Se la croce viene posta solo sul nome di quest’ultimo, il voto sarà comunque valido anche per la lista collegata, ma nel caso in cui le liste collegate fossero più di una (è il caso delle coalizioni di centrosinistra e centrodestra) il voto sarà ripartito tra le liste della coalizione, in proporzione  voti ottenuti da ciascuna lista in tutte le sezioni del collegio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA