Giovedì a Biella. Incontro con l’avvocato che combatte contro Boko Haram

L’8 febbraio è la Giornata mondiale contro la tratta. Caritas insieme all’associazione “Voci di donne”, Amnesty International, all’istituto superiore Gae Aulenti e al Centro Territoriale Volontariato ha organizzato un incontro con Hauwa Ibrahim, nigeriana, avvocato e docente all'Università di Harvard e di Roma Tor Vergata.

L’appuntamento è fissato per giovedì a palazzo Gromo Losa. Alle 19.30 si terrà un apericena preparato dagli allievi dell’istituto alberghiero di Biella, mentre Ophelia Lia e Corrado Segato proporranno un intrattenimento musicale. Alle 20.30 comincerà l’incontro con Hauwa Ibrahim. La sua figura è molto significativa nell’ambito della lotta alla tratta: vincitrice nel 2005 del premio Sakharow per la libertà di pensiero, in Nigeria svolge da anni attività a favore delle donne e per contrastare l’estremismo islamico.

La sua determinazione nel difendere i diritti delle persone affonda le radici nella fermezza con cui ha superato pregiudizi e stereotipi  a cominciare da quando, con 11 anni, scappò di casa  perché altrimenti sarebbe stata costretta a lasciare la scuola per sposare un uomo molto più anziano di lei. Si rifugiò in una scuola superiore, dove chiese aiuto e ottenne di essere iscritta. Circa quattro anni fa viene invitata a far parte  del comitato nigeriano presidenziale per le ricerche delle 219 ragazze rapite da Boko Haram. In quell’occasione Hauwa Ibrahim entra in contatto con il mondo dei terroristi. E si rende conto che, fatta eccezione per alcuni ideologi folli, la maggior parte degli aderenti a Boko Haram – così come all’Isis, dice Ibrahim, che è stata chiamata anche dal presidente giordano per portare il suo contributo ai giovani attratti dalla rete estremista islamica – è composta da giovani che vorrebbero essere valorizzati e, incapaci di gestire rabbia e frustrazione, cedono all’orrore fondamentalista. In questo periodo scopre che il potere dell’amore materno può cambiare le sorti di queste vite disperate: riallacciando il legame tra i giovani estremisti e le loro madri nota un profondo cambiamento. Per quanto riguarda la difesa delle donne nigeriane accusate di adulterio, Ibrahim è stata l’avvocato che le ha salvate dalla condanna alla lapidazione. Lo ha fatto utilizzando ciò che è contenuto nella Sharia, ed è stata la prima donna a esercitare il ruolo del difensore in una corte islamica. Alla serata di giovedì al Piazzo parteciperanno anche Michele Conte, Fatemeh Sheikpour, Isidora Yli e Giovanni Crisanti, specializzandi dell’Università di Roma. Moderatore dell’incontro sarà Luca Formaggio della comunità Papa Giovanni XXIII.

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