Gira attorno all'ospedale e fa un video per dire che non c'è emergenza. Pioggia di commenti

Sta suscitando non poche reazioni il video pubblicato poche ore fa da un utente sulla sua pagina Facebook che ha girato in automobile attorno all’ospedale di Biella per dimostrare che non ci sarebbe emergenza legata al Covid-19. Video simili, tra l'altro, in questi giorni sono stati girati anche in altri ospedali del nord e poi postati sui social, prima che arrivassero le risposte delle strutture interessate con tanto di numeri e dati a confermare l'emergenza in risposta a chi ancora oggi, nonostante la situazione generale, si dice negazionista.Per quello di Biella e per il suo videomaker è arrivato, tra i molti commenti di condanna, anche quello di Margherita Borello, responsabile dell'ufficio relazioni con il pubblico dell'ospedale di Biella che spiega chiaramente la situazione. Da leggere: «Se crede davvero di fare informazione girando un minuto attorno alla struttura, le diamo i dati della situazione all’interno dell’ospedale, così grazie a lei chiariamo le idee a tutti. Solo un paio di giorni fa i pazienti ricoverati Covid erano 139, di cui 9 su 10 disponibili in Rianimazione. Attualmente la semintensiva è stata portata a 30 posti letto. 82 risultavano in media intensità. E un’altra ventina di ammalati Covid sono in bassa intensità. Il Pronto Soccorso questa settimana aveva una media di nuovi 15 pazienti Covid da ricoverare e quasi altrettanti in attesa di ricovero. Nel frattempo non mancano quotidianamente 4-5 pazienti da ricoverare per altre patologie e che hanno il diritto di essere curate, più tutte le urgenze ambulatoriali. Tutto questo fa sì che l’ospedale sia sotto pressione e pieno, tanto che per i prossimi giorni si prevedono soluzioni per ampliare la disponibilità. Se all’esterno non ha visto lunghe code di ambulanze non è perché la situazione non sia grave ma perché il sistema sta nonostante tutto reggendo con grandi sforzi da parte di tutti (Croci comprese). Quanto ai titoli giornalistici, cercano forse di trasmettere il senso di urgenza che chi è in prima linea come i nostri colleghi vive ogni giorno (con un riposo a settimana e ferie sospese) e non si possono permettere il lusso di andare in giro in macchina in nome della libertà. Per rispetto della fatica e delle rinunce di tanti cittadini (operatori, sanitari, ristoratori, negozianti, familiari di pazienti) la invitiamo a limitarsi a raccontare le realtà che conosce da vicino non quelle a cui può solo girare attorno in macchina».Solo ieri l'Asl Biella sulla sua pagina Facebook aveva deciso di raccontare la realtà Covid-19 con una foto emblematica dei medici al lavoro e questo testo: «#Aslbiellaracconta #Rianimazione #covid dell'ospedale di Biella: sono le 11.17 di mercoledì 4 novembre 2020, al lavoro l'équipe di operatori in turno che si sta occupando di un paziente. Abbiamo scelto di raccontare la realtà del Covid-19 attraverso spaccati di vita vera all'interno dell'Asl Bi, colti con discrezione e senza indulgere all’emotività, per mostrare il lavoro professionale e faticoso dei nostri colleghi in prima linea nella lotta contro il Covid, al fianco dei pazienti.

Foto Filippo Sarcì (Asl Bi)

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