Governance poll Sole 24 Ore: il sindaco di Biella Corradino in calo nei sondaggi

Il rapporto annuale del Sole 24 Ore “Governance Poll”, che misura il gradimento elettorale di sindaci e presidenti di Regione, indica il sindaco di Biella Claudio Corradino un po’ in affanno rispetto al risultato ottenuto il giorno della sua elezione nel 2019. La rilevazione, svolta da “Notosondaggi” per il quotidiano economico registra infatti per Corradino un risultato non positivo: infatti è al 73° posto in Italia su 78 Comuni per quanto riguarda il valore del suo consenso, che, rispetto al 51 per cento ottenuto nel 2019, cala di 6 punti percentuali e si attesta al 45 per cento, appena un punto sopra il collega Luigi De Mossi di Siena, che all’ultimo posto in classifica, ma soprattutto senza più la maggioranza per vincere le elezioni comunali.
«Il 45 per cento non è male, se raffrontato al 40 per cento che avevo raccolto al primo turno» scherza il sindaco di Biella, che poi aggiunge: «I tempi sono difficili per tutti, come dimostrano i dati di altri sindaci importanti che sono andati anche peggio di me. Prima la pandemia e poi l’inquietudine per gli effetti guerra, con aumenti di prezzi importanti come energia, carburanti e alimentari che sono stati enormi quanto ingiustificati, hanno disorientato i cittadini che, quando le cose vanno male tendono ad attribuire la responsabilità al politico più vicino a loro, con cui hanno maggiore contatto».
Corradino individua un problema alla base del calo di consens, anche nel funzionamento della macchina comunale: «È un sistema che bisogna rimettere in pista, ma non è facile. I cittadini sono abituati molto bene e il livello delle loro aspettative è sempre più elevato. Biella oggi è come un’auto da corsa che necessita di un’attività di revisione con cambiamenti profondi. Ma l’auto non può fermarsi ed entrare in garage per la necessaria manutenzione per cui occorre cercare di ripararla in corsa che però è molto più difficile. Soprattutto per noi dopo la scomparsa di un dirigente di riferimento come Mauro Donini che è molto difficile da rimpiazzare».
Per il sindaco alla base del malcontento c’è anche una visione non corretta della città: «Sento dire da tutti che Biella è morta, mentre a mio avviso la realtà è molto diversa, con numerose manifestazioni e il centro storico, lungo via Italia, che è tornato a vivere, sempre affollato di gente. C’è troppo pessimismo nel nostro territorio e questo provoca queste valutazioni che non sono del tutto corrette».
Corradino prova anche a fare un’autocritica: «Abbiamo pagato duramente la mancata partecipazione al bando per la riqualificazione urbana dello scorso anno. Evidentemente non sono stato capace di tenere sotto controllo il lavoro della giunta per riuscire a evitare che si verificasse quella situazione, da cui, oltretutto, è scaturita una lunghissima crisi di giunta che ha logorato, per circa 10 mesi, soprattutto la figura del sindaco. Ecco in questo caso avremmo certamente potuto e dovuto fare meglio».

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