Gruppo Sella: nel 2022 utile per 92 milioni di euro. Dipendenti e collaboratori: 710 nuovi ingressi

Il gruppo Sella ha chiuso il 2022 con risultati molto positivi e in ulteriore crescita. Il buon andamento ha riguardato tutti i settori di attività e ha confermato l’efficacia della strategia basata su un modello di business diversificato, incentrato sulla qualità del rapporto personale, l’innovazione tecnologica e digitale e la promozione di un ecosistema finanziario aperto per dare risposte efficaci alle esigenze dei clienti e avere un impatto positivo sull’economia e sulla società.
In uno scenario esterno incerto e complesso - per le tensioni internazionali, la spinta inflazionistica e la dinamica dei tassi d’interesse - grazie a un’adeguata gestione dei profili di rischio, il gruppo ha ottenuto il miglior risultato di sempre del margine di intermediazione, con la crescita di pressoché tutte le componenti, rafforzando al contempo la propria solidità patrimoniale. A testimonianza della fiducia dei clienti, il loro numero complessivo è aumentato e le quote di mercato si sono ulteriormente incrementate. Ecco di seguito i principali risultati dell’anno.


  • Utile netto consolidato : 91,9 milioni di euro

  • Roe: 8,8%

  • Margine di intermediazione: 857,9 milioni di euro (+17,9%)

  • Raccolta netta : 3,75 miliardi di euro

  • Raccolta globale : 48,7 miliardi di euro (-1,1%)

  • Raccolta diretta : 16,7 miliardi di euro (+4,9)

  • Impieghi : 10,6 miliardi di euro (+8,5%)

  • Cet1 : 13,21% (12,28% nel 2021) - Total Capital Ratio : 15,12% (14,19% nel 2021)

  • Clienti (con Hype): 2,8 milioni (+9%)

  • Team Sella : oltre 5700 persone, 710 nuovi ingressi

  • Ricavi da nuovi business : 73,3 milioni di euro (+3,6%)

  • Fintech District: 250 fintech associate (+54)

L’utile e i margini
I risultati al 31 dicembre 2022 approvati dai Consigli d’amministrazione della capogruppo Banca Sella Holding, della società emittente titoli diffusi Banca Sella e delle altre società del gruppo si sono chiusi con un utile netto consolidato di 91,9 milioni di euro, in crescita rispetto ai 56 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente senza considerare le componenti non ricorrenti. Nel 2021, infatti, per effetto della plusvalenza ottenuta dall’operazione strategica di joint venture paritetica in Hype con illimity bank, l’utile netto era stato complessivamente di 108,3 milioni di euro.
Il margine di intermediazione è cresciuto di 130,1 milioni di euro (+17,9%), raggiungendo gli 857,9 milioni di euro. Nel dettaglio, il margine di interesse è aumentato del 42,6% a 358,6 milioni di euro, grazie sia alla componente commerciale sia all’effetto positivo dei titoli indicizzati all’inflazione. I ricavi netti da servizi hanno avuto un incremento del 4,7% a 406,7 milioni di euro. Il risultato netto dell’attività finanziaria è aumentato del 5,2% a 92,6 milioni di euro, per effetto dei risultati positivi del trading in conto proprio e delle cessioni dei crediti fiscali.

La raccolta e gli impieghi
La raccolta globale al valore di mercato si è attestata a 48,7 miliardi di euro, in calo dell’1,1% per effetto della flessione dei mercati che ha determinato una diminuzione di 4,1 miliardi di euro del valore dei corsi dei titoli. In questo quadro, la fiducia dei clienti ha determinato un ottimo risultato della raccolta netta, positiva per 3,75 miliardi di euro. La raccolta diretta è cresciuta del 4,9% a 16,7 miliardi di euro. Gli impieghi a supporto delle attività di famiglie e imprese sono aumentati dell’8,5% a 10,6 miliardi di euro.
Prosegue il rafforzamento degli indici di qualità del credito. Il costo del rischio di credito è sceso a 37 bps (era 58 bps a fine 2021). L’Npl Ratio netto è diminuito all’1,8% (era 2,2%) e l’Npl Ratio lordo al 3,5% (era 4,2%). Stabile il tasso di copertura sui crediti deteriorati al 49,5%, migliora quello sulle sofferenze al 65,7% (era 67,1%). Il Texas Ratio è ulteriormente migliorato al 27,2% (era 31,7%).

Solidità e liquidità
Il gruppo ha confermato l’elevata solidità patrimoniale, ampiamente superiore agli standard richiesti. Il Cet1 è risultato pari al 13,21% e il Total Capital Ratio al 15,12% (erano 12,28% e 14,19%). Il livello dei coefficienti patrimoniali incorpora gli effetti derivanti dall’applicazione dei modelli interni avanzati (AIRB) sul credito, per l’impiego dei quali il gruppo ha ricevuto l’autorizzazione da Banca d’Italia nel mese di luglio. Positivi anche gli indicatori relativi alla liquidità: l’indice LCR è pari al 166,7%, mentre l’indice NSFR è al 132,8% (per entrambi gli indicatori i limiti minimi previsti sono pari al 100%).

Settori tradizionali e nuovi business
Ai risultati positivi del 2022 hanno contribuito tutti i settori in cui il gruppo è impegnato e il buon bilanciamento delle fonti di ricavo frutto della propria strategia di crescita e sviluppo. In particolare, la finanza e l’investment banking hanno registrato un incremento dei margini del 37%. La raccolta netta relativa alla consulenza e al risparmio gestito è cresciuta di 1,6 miliardi di euro con uno stock del risparmio gestito pari a 21,2 miliardi di euro. I ricavi da servizi di investimento si sono attestati a 180 milioni di euro in leggera flessione (-2%), nonostante le forti tensioni sui mercati finanziari.
Significativa la crescita dei sistemi di pagamento: i volumi transati complessivi legati ai servizi di acquiring e di issuing sono aumentati del 29%, con un incremento del margine di intermediazione del 18,8% a 120 milioni di euro. Tali volumi sono stati raggiunti anche grazie all’aumento delle transazioni tramite Pos (+36%) ed e-commerce (+11%).
I ricavi da nuovi business, avviati a partire dal 2018 nel quadro dei piani strategici del gruppo, sono saliti del 3,6% a 73,3 milioni di euro, in particolare grazie ai servizi di open payment e a quelli di piattaforma, al corporate e investment banking e alle soluzioni tecnologiche fornite a società terze.
Il numero totale dei clienti del gruppo è ulteriormente cresciuto del 7%, raggiungendo 1,2 milioni, cui si aggiungono i clienti di Hype, considerando i quali l’incremento sale al 9% a 2,8 milioni.

Sostenibilità
La strategia di crescita e sviluppo del gruppo è stata supportata anche dal rafforzamento del proprio impegno nell’ambito della sostenibilità. Dopo aver raggiunto la Carbon neutrality nel 2021, sono state messe in atto ulteriori iniziative per ridurre costantemente le emissioni di CO2 lorde residue e per supportare il percorso di transizione energetica dei clienti con attività di consulenza e iniziative specifiche, come i finanziamenti a sostegno degli investimenti green. È stata ampliata l’offerta di prodotti Esg nell’ambito del wealth management. È proseguito il sostegno alla ricerca scientifica tramite il fondo di investimento TFS iCare di Sella Sgr che finanzia due nuovi progetti della Fondazione Umberto Veronesi.

Dipendenti e investimenti
Di pari passo con l’avanzamento del piano strategico si rafforza anche il Team Sella, composto da dipendenti e collaboratori, che ha superato le 5.700 persone grazie a 710 nuovi ingressi in Italia e all’estero. Il gruppo, che ha ottenuto la certificazione Great Place to Work, per favorire la transizione al nuovo modello di lavoro ibrido e il miglior bilanciamento tra vita privata e lavoro ha sottoscritto un importante accordo sperimentale con le organizzazioni sindacali, che contempla tra 13 e 15 giornate medie mensili di smart working. Sono stati rinnovati anche i contratti integrativi, ampliando il sistema dei permessi per genitorialità e assistenza alle famiglie.
Gli investimenti a supporto del piano strategico sono stati pari a 82 milioni di euro, senza considerare la componente immobiliare. Per sostenere efficacemente le numerose iniziative di sviluppo e l’incremento dell’organico i costi operativi sono saliti del 12,4%. Pur considerando questi importanti investimenti, il Cost to Income è migliorato scendendo al 71,6% (era 75,2%).

I risultati di Banca Sella
Nel quadro dei risultati positivi del gruppo, la società emittente titoli diffusi Banca Sella ha chiuso l’anno con un utile netto di 73,3 milioni di euro, in crescita del 77,3% rispetto ai 41,4 milioni di euro dell’anno precedente. Il Roe è salito al 9,1% rispetto al 5,3% del 2021. Ulteriormente rafforzata la tradizionale solidità patrimoniale, con il Cet1 al 18,63% e il Total Capital Ratio a 21,16% (erano 15,88% e 19,95%). Positivi anche gli indicatori relativi alla liquidità: l’indice LCR è pari a 179,8%, mentre l’indice NSFR è pari a 145,7% (per entrambi i limiti minimi previsti sono pari al 100%).
Nell’ambito della strategia di crescita, Banca Sella ha ulteriormente rafforzato il proprio modello di servizio basato sulla consulenza e ha continuato a fornire risposte complete ed efficaci alle esigenze di famiglie e imprese con lo sviluppo di prodotti e servizi innovativi ad elevato contenuto tecnologico. Coerentemente con gli obiettivi di sostenibilità, Banca Sella ha ampliato la propria offerta di soluzioni finanziarie a supporto della transizione energetica delle imprese, sostenendo l’economia dei territori in cui opera.
Gli impieghi a supporto delle attività di famiglie e imprese sono aumentati del 7,7% raggiungendo i 9,1 miliardi di euro. In miglioramento gli indici di qualità del credito. Il costo del rischio di credito è stato pari a 22 bps (era 36 bps). L’Npl Ratio netto è sceso all’1,7% (era 2%) e l’Npl Ratio lordo al 3,1% (era 3,8%). L’indice Texas Ratio è migliorato al 30,8% (era 36,2%).
La raccolta netta globale è stata positiva per 1,4 miliardi di euro, grazie a flussi di raccolta diretta pari a 0,3 miliardi di euro e a flussi di raccolta indiretta pari a 1,1 miliardi di euro. La raccolta globale al valore di mercato si è attestata a 31,5 miliardi di euro, in calo del 5,7% per effetto della diminuzione di 2,7 miliardi di euro del valore dei corsi dei titoli conseguente alla flessione dei mercati.
Particolarmente positivo lo sviluppo del margine di intermediazione (+21,9% a 494,7 milioni di euro) grazie alla crescita del margine di interesse (+47,8% a 233,1 milioni di euro), all’incremento dei ricavi netti da servizi (+5,4% a 242,7 milioni di euro) e all’aumento del risultato netto dell’attività finanziaria (+5,9% a 18,9 milioni di euro). Nel dettaglio, il margine di interesse evidenzia una significativa crescita della componente commerciale con gli interessi da finanziamenti superiori di 18,7 milioni di euro rispetto al 2021. Sul buon andamento ha inciso inoltre il risultato del portafoglio titoli di proprietà, in aumento di 28,3 milioni di euro per effetto dei maggiori volumi, dell’aumento dei rendimenti e delle cedole sui titoli indicizzati all’inflazione.
La crescita dei ricavi da servizi è stata trainata dai proventi da sistemi di pagamento, a 96,4 milioni di euro (+17,3%). I ricavi da sistemi di pagamento elettronici hanno raggiunto i 69,3 milioni di euro (+19%), grazie ai maggiori volumi di transato, pari a 28,6 miliardi di euro (+29,1%). In crescita anche i proventi da sistemi di pagamento tradizionali (+13,6%) e da sistemi di pagamento estero (+10,5%). Contribuisce positivamente anche il banking, che genera ricavi pari a 28,3 milioni di euro (+6,3%). Per effetto dell’ottimo andamento del margine di intermediazione, il Cost to Income risulta in significativo miglioramento al 67,6% (era 73,4%), nonostante costi operativi in crescita del 12,9%.

Banca Patrimoni Sella & C.
Banca Patrimoni Sella & C., la banca specializzata nella gestione e amministrazione dei patrimoni della clientela privata e istituzionale, ha chiuso il 2022 con un utile netto di 14,1 milioni di euro, in crescita del 25% rispetto agli 11,3 milioni di euro dell’anno precedente. Gli asset under management si sono attestati a 18,3 miliardi di euro, con un incremento del 2,4% rispetto allo scorso anno.
Nonostante l’andamento negativo dei mercati finanziari, la raccolta netta ha registrato un risultato molto positivo ed è stata pari a 2,2 miliardi di euro. Ha inciso anche il buon andamento delle commissioni attive a seguito dell’ulteriore crescita dimensionale di Banca Patrimoni Sella & C. Positivo anche l’apporto del margine d’interesse e degli utili derivanti dall’operatività sul portafoglio titoli di proprietà.
Il Cet1 e il Total Capital Ratio della banca sono risultati entrambi pari a 11,88% (erano 12,54%).

Fabrick e l’ecosistema fintech
Prosegue lo sviluppo e la crescita del gruppo Sella nell’open finance, attraverso l’attività della società specializzata Fabrick e delle sue controllate (Axerve, dpixel, Codd&Date) e la gestione della community del Fintech District, che hanno chiuso il 2022 con ricavi netti complessivi pari a 50 milioni di euro, in crescita del 14% rispetto all’anno precedente. In aumento anche il numero dei clienti: le controparti collegate a fine 2022 sono state oltre 400 e hanno generato un aumento significativo delle API call in piattaforma fino a 330 milioni al mese. Nel corso dell’anno altre realtà hanno adottato la soluzione di payment hub di Fabrick per ottimizzare la gestione di incassi e pagamenti. Sono proseguite le attività di implementazione di nuovi modelli di business basati sul pagamento account to account reso possibile dalle licenze Aisp e Pisp di Fabrick.
Axerve, la società specializzata nell’accettazione dei pagamenti su tutti i canali fisici e digitali con oltre 100 mila clienti attivi a livello nazionale e internazionale, ha registrato nel 2022 un fatturato pari a 31,2 milioni di euro (+26,6%) e ricavi netti pari a 24,8 milioni di euro (+20%). Importante anche la crescita delle transazioni Pos ed e-commerce, per un controvalore di 21,2 miliardi di euro (+30,7%). Nel 2022 è stata annunciata l’acquisizione della piattaforma di e-commerce multicanale Vidra.
La community del Fintech District, nell’ambito della quale vengono sviluppati progetti di open innovation, si conferma punto di riferimento per il settore in Italia e all’estero, superando le 250 fintech associate con l’ingresso di 54 nuove realtà. Sono invece 30 le aziende corporate con cui sono state avviate collaborazioni negli anni. Il Fintech District ha promosso importanti iniziative come l’evento internazionale Milan Fintech Summit e il programma di accelerazione Fin+Tech dedicato alle startup in ambito fintech e insurtech.

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