Il 19 febbraio lo spettacolo teatrale "La Scimmia Verde"





Nell’ambito della stagione teatrale 2020-2021 organizzata da Il Contato del Canavese che, sfidando la pandemia, vede andare in scena alcuni spettacoli dal palco del Teatro Sociale Villani in diretta streaming, abbiamo il piacere di presentarvi La Scimmia Verde.
Lo spettacolo, che andrà in onda il prossimo 19 febbraio, alle ore 21, è tratto dal romanzo ‘Tosse e amore’ di Carla Fiorio (Edizioni Effedi) e tratta temi di estrema attualità: depressione e ansia. Malattie che possono aggredire chiunque, specie in questo periodo storico e che se trascurate, per la paura di parlarne e di rendere pubblico tale disagio, possono diventare croniche e rovinare intere esistenze.
La protagonista, Rebecca, si trova proprio in questa situazione per lei inedita e inizia a stare male.  La sua è una condizione comune a tante donne, nella quale, con energia ed equilibrismo, si destreggia quotidianamente molto bene. Tuttavia un giorno un imprevisto in più la scaraventa in un mondo a lei sconosciuto, quello dell'ansia, impedendole di affrontare la vita di sempre. Gli attacchi di panico di cui è vittima deformano la sua personalità, bloccando ogni sua capacità di agire, pensare e decidere. La via verso la guarigione sarà tutta in salita ma Rebecca verrà aiutata da guide inaspettate che l'accompagneranno in un cammino tanto inconsueto quanto efficace. Rebecca si troverà a essere una donna nuova, più consapevole e determinata e, in qualche modo, grata del percorso che la malattia l'ha costretta a seguire perché alla fine sarà proprio questo che le consentirà di trovare la sua vera identità.
Il messaggio è chiaro ed è il seguente: questo disagio può capitare, se capita occorre farsi aiutare, si guarisce.
Spiega la regista Maria Raiteri: «La regia de ‘La scimmia verde’ mi è stata proposta, grazie all’intuizione di Massimiliano Gaggino; è stato lui a pensare che potessi rimanere coinvolta in questa nuova avventura teatrale. E ha colpito nel segno. La commedia è tratta dal fortunato romanzo ‘Tosse e amore’ della scrittrice biellese Carla Fiorio che, attraverso la storia di Rebecca, ha coinvolto tanti lettori sui temi dell’ansia e della depressione. Carla è stata una compagna di viaggio ideale, abbiamo chiacchierato a lungo della struttura compositiva del romanzo, denso di accadimenti e nel mettere a fuoco i fatti più significativi da trasporre in scena, abbiamo mirato alla fedeltà al testo. ‘La scimmia verde’ è un atto unico che si compone di tanti quadri a sé stanti che aprono ai mondi di Rebecca, il lavoro, la famiglia, le fragilità, in un libero crossover di linguaggi multimediali. Il lavoro con gli attori nella costruzione dei personaggi è stato intenso e coinvolgente. Partendo dal testo e dalle improvvisazioni sul testo, abbiamo costruito le azioni teatrali, le abbiamo messe in discussione e cercato il confronto tra i personaggi con lo sguardo rivolto alla verità scenica, in un arricchimento continuo e reciproco. A tutti va il mio ringraziamento».
«Sono molto grata al Teatro dello Zircone e all’idea di Massimiliano Gaggino di trasformare Tosse e amore in pièce teatrale per diversi motivi” – dichiara Carla Fiorio – “il primo perché occorre parlare di più di ansia e depressione, perché le persone che si ammalano devono comprendere che la via d’uscita c’è, che è necessario solo farsi aiutare da persone competenti e non aver paura di esternare ciò che si prova. La seconda è che mi hanno fatto affrontare una bella sfida e cioè provare a trasformare il libro in sceneggiatura, a tal riguardo devo ringraziare Carlo Ceccon che mi ha affiancata in questo lavoro e mi ha insegnato molto. La terza perché è un’emozione fortissima vedere le scene scritte di proprio pugno recitate sul palco, un’emozione indescrivibile che non avevo mai provato. La quarta perché si è creato un gruppo coeso e affiatato, gli attori hanno svolto un lavoro eccellente, anche perché alcune scene sono parecchio impegnative. Li ringrazio tutti di cuore, in primis Maria Raiteri, un’ottima regista che ci ha guidati con pazienza e competenza, perché tutti hanno lavorato duramente in un periodo di grande difficoltà e io spero che questo spettacolo sia simbolo della  rinascita, non solo della protagonista, ma di tutti noi, dopo un periodo che ci ha messi alla prova».
«L’atto finale di questa mini rassegna teatrale mi rende felice perché è una produzione tutta biellese, dal libro, alla sceneggiatura, fino alla messa in scena» - conclude l’Assessore alla Cultura Massimiliano Gaggino - «ma quello che più mi rende soddisfatto è aver lottato ed essere riuscito a non fermare, a non chiudere il mondo della cultura. Attraverso sforzi enormi, fatti da tutte le anime del mio assessorato, ho cercato in tutti i modi possibili di far dialogare il mondo della cultura con il proprio pubblico. Tutto era formalmente chiuso ma noi siamo riusciti a raggiungere i nostri utenti grazie alla tecnologia, perché credo fortemente che sarà proprio dalla cultura che l’Europa e l’Italia potranno ripartire».
La squadra al completo è composta da: Maria Raiteri (regista), Cristina Mondin (Rebecca, protagonista), Enrico Martinelli (Marco, co-protagonista), Salvatore La Terra (Iseo), Davide Ingannamorte (Davide), Monica Rubin (Narratrice), Sabrina Faella (Madre/Amica), Pietro Crida (Peter), Efrem Urro (musiche), Davide Lanza (luci e audio), Claudio Perino (direttore di scena). La La Dr.ssa Simona Ramella Paia è stata coinvolta come consulente su un tema così delicato come quello psicologico. Carla Fiorio e Carlo Ceccon hanno lavorato alla sceneggiatura.
L’appuntamento sarà realizzato grazie al supporto di Rete Biella/Tele Biella, visibile sui canali 190, 91 del digitale terrestre e su www.retebiella.tv. Inoltre si potrà seguire sulla pagina Facebook della Città di Biella @biellacitta. L’evento è fruibile gratuitamente.



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