Imprese, previsioni per il terzo trimestre 2021. Barberis Canonico: «Segnali positivi ma dovremo governare la complessità della ripresa»

L’indagine congiunturale realizzata da Unione Industriale Biellese rispetto alle previsioni degli imprenditori sul terzo trimestre 2021 riflette il miglioramento delle aspettative già evidenziate a livello nazionale.
Migliorano le previsioni sull'occupazione (il saldo ottimisti-pessimisti torna in area positiva con 9,1% rispetto al -3,2% del trimestre precedente) e sulla produzione, che registra un incoraggiante 6,6%, rispetto allo 0,8% del secondo trimestre 2021. Parallelamente emerge una maggiore fiducia per quanto riguarda le previsioni sugli ordini, che segnano un’inversione di tendenza dall’area negativa a quella positiva: il saldo fra ottimisti e pessimisti per gli ordini esteri passa da -9,8% del secondo trimestre 2021 a 8,9 mentre il saldo per gli ordini totali passa da -3,3%, a 9,1%. 

Il commento del vice presidente
A commentare l’indagine è Paolo Barberis Canonico, vice presidente Uib con delega all’Economia di Impresa, Sviluppo delle Filiere e Sostenibilità: «Il sentiment che emerge dalla nostra indagine indica un cambio di tendenza che, dopo la crisi epocale del 2020, guarda alla ripresa. Si tratta di segnali incoraggianti ma è necessario essere consapevoli che dovremo fronteggiare un periodo molto complesso. Dopo tanti mesi di stallo, la risalita dell’economia verso i livelli pre crisi potrà avere un’accelerazione molto rapida: il rischio è non essere abbastanza pronti a governare la ripresa, dopo aver affrontato un pesante periodo di crisi. Questa prospettiva impone quindi scelte strategiche precise da parte delle aziende, supporti strutturali attraverso il Pnrr e riforme ormai non più prorogabili. Dovremo fronteggiare la sfida dei cambiamenti che le conseguenze della pandemia hanno imposto in modo così dirompente, governando con visione e concretezza le trasformazioni dettate dai nuovi scenari dei mercati internazionali e dai nuovi modi di intendere l’organizzazione all’interno delle nostre aziende. Da questo punto di vista, sono convinto che la nostra forza, come manifattura e come territorio, sta nella filiera, che possiamo ulteriormente rafforzare e valorizzare».

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