Inchiesta Urologia, il consigliere Raise (Mdp) attacca la gestione della sanità biellese

L’inchiesta giudiziaria che ha investito l’Ospedale degli Infermi di Biella dopo le indagini, tuttora in corso sul reparto di Urologia, cominciano a provocare ripercussioni anche in ambito politico. Un effetto inevitabile considerato che  la sanità in Italia è gestita in modo diretto dalle diverse amministrazioni che si succedono alla guida delle Regioni, con un accentuato spoil System dettato dal potere politico. Dopo gli attacchi riservati alla gestione della sanità pubblica biellese finora arrivati quasi esclusivamente dal Movimento 5 Stelle, adesso scende in campo anche la sinistra di Liberi e Uguali con una dichiarazione diffusa dal consigliere comunale di Biella Doriano Raise, del gruppo Mdp.

«Le  notizie riguardanti il reparto di Urologia, che fanno seguito a quelle che hanno interessato l'ostetricia-ginecologia» osserva a Raise «impongono una riflessione. Tocca alla Magistratura, che si è mossa con serietà e impegno, accertare le responsabilità penali. È  invece compito della politica locale e regionale interrogarsi  sulla gestione della sanità biellese e su ciò che sta succedendo. Devono farlo prima di tutto la Regione, con l’assessore regionale alla sanità Antonio Saitta, e anche l'Assemblea dei Sindaci  biellesi, con l'obbiettivo di mettere in campo le misure con cui affrontare la situazione che si è  determinata. Per troppo tempo abbiamo assistito ad una narrazione che ha nascosto i problemi sotto il tappeto».

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