Inflazione, a febbraio prezzi in picchiata. Ma le anticipazioni di marzo segnano un rialzo

Febbraio registra un vero e proprio crollo dell’indice tendenziale che misura, in base alle rilevazioni mensili dell’Istat, l’andamento del carovita sia a livello nazionale che in sede locale. Rispetto ai dati rilevati a gennaio, infatti, nel mese successivo si è assistito a un calo considerevole dell’indice ricavato  dal confronto tra febbraio 2017 e febbraio 2018. A gennaio il dato aveva fatto segnare un incremento dei prezzi dello 0,9 per cento a livello nazionale e dello 0,8 per cento per quanto riguarda il Biellese. Febbraio invece registra questi valori in picchiata con un incremento dello 0,5 per cento a livello nazionale e dello 0,3 per cento in ambito locale. Se si osserva il paniere dei beni e dei servizi sui costi l’Istat ricava il suo monitoraggio mensile dei prezzi, la voce più rilevante, anche per il suo speso specifico nei bilanci delle famiglie, risulta quella relativa ai prodotti alimentari, che passano da un incremento dell’1,3 per cento di gennaio a un calo dell’1,8 per cento a febbraio. Un vero e proprio crollo dei consumi in questo settore merceologico. Rilevante anche l’arretramento dei costi di abitazione e delle bollette domestiche di acqua, luce e gas, il cui prezzo a gennaio cresceva del 2,5 per cento, mentre a febbraio aumenta in modo più contenuto dell’1,1 per cento.

C’è però da dire che le anticipazioni sulle città campione del mese di marzo fanno segnare una nuova impennata, a livello nazionale dell’indice dell’inflazione, che torna a più 0,9 per cento. In questo caso a tirare la volta dei rincari sarebbero soprattutto le voci che riguardano alimentari e trasporti.

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